(Flavia Pagliochini, Stefano Berti) AssisiSport prosegue con AssisiSport inStudio: con la prima puntata dedicata allo sport e in questo caso al mondo delle palestre, ospiti Barbara Carli, delegato ANIF Eurowellness per l’Umbria e Fabrizio Serena, responsabile CSEN Umbria settore fitness per la provincia di Perugia; inStudio è un format a ‘puntate’, dedicate ad attualità, economia, politica, sport, cultura, eventi e manifestazioni. Un mini programma tv, con ospiti in studio i rappresentanti delle realtà cittadine, laiche e religiose e ovviamente istituzionali, registrate direttamente nella sede aziendale della F.lli Berti Comunicazione e Design s.n.c., per arricchire ancora di più l’ampia offerta dedicata all’informazione territoriale e non solo. Le domande e il coordinamento editoriale sono di Stefano Berti e Flavia Pagliochini. Immagini e montaggio: Federico Baglioni. Assistente di studio: Alessio Barbanera. Grafica, coordinamento tecnico e produzione: bertidesign. Ampi i contribuiti esterni in puntata con i due ospiti che hanno affrontato le tematiche legate alla chiusura forzata delle palestre a causa della pandemia da Covid-19 e le difficoltà ad essa connesse per l’intero settore. (Continua dopo il video della puntata)
“Siamo chiusi praticamente da un anno e tutto il settore è in grande difficoltà, fra i più colpiti dalla pandemia – hanno detto inStudio Barbara Carli e Fabrizio Serena intervistati dal direttore di AssisiNews e AssisiSport Stefano Berti – ad oggi si sono rivelati insufficienti gli aiuti pervenuti considerando anche che abbiamo lavorato tantissimo per metterci in regola, investire e creare nuovi spazi, per poi chiudere nuovamente. Lo sport è salute, allenarsi significa fare del bene alla nostra persona, nel movimento c’è benessere fisico, cure per evitare malattie o per recuperare da situazioni più complicate. Speriamo che il governo nazionale e le istituzioni possano percepire prestissimo le nostre indicazioni, il nostro desiderio più grande è quello di riaprire in sicurezza. Dietro al comparto del mondo delle palestre – hanno anche sottolineato i presenti – ci sono numerose collaborazioni, numerose aziende che lavorano. Fermare il mondo delle palestre significa fermare la salute in primis e l’economia allo stesso tempo”.
Vitaliano Sestito, Sestito Academy: “Il nostro settore è quasi dimenticato, abbiamo 20 anni di esperienza, facciamo educazione tra i giovani, per noi lo sport è inteso come momento formativo. Non solo abbiamo investito in strutture, ma anche in formazione; da un anno non possiamo fermare i giovani, cerchiamo di rimanere loro vicini anche con lezioni online per non perdere lo stile di vita che ogni persona dovrebbe avere. Lo sport è salute e non deve essere dimenticato”.
Mattia Tanci, Area 4: “Siamo arrivati a un anno di chiusura, la situazione è complicata. Per noi la palestra non è solo lavoro, ci manca la parte umana. Essere senza lavoro è essere privati della vita. Abbiamo provato a fare di tutto, lezioni online, sviluppo social, ma ciò che ci rende vivi è il contatto con le persone. Forse mai come adesso la gente si è resa conto dell’importanza di ciò che facciamo e che il movimento è salute, benessere e vita”.
Gianni Aristei, Atletico: “In questo ultimo anno siamo rimasti chiusi 7-8 mesi, un anno pesante economicamente, con gli aiuti arrivati insufficienti. Un anno pesante anche per i clienti, che hanno ridotto l’attività fisica. La speranza è che si possa riaprire dopo il 6 aprile, almeno fino a tale date non c’è speranza, poi vedremo come andrà la campagna vaccinale e i contagi in vista della riapertura. Ai nostri atletici dico: speriamo di rivedervi presto, ci alleneremo tutti insieme”. (Continua dopo le interviste integrali in esterna)
Massimiliano Perfetti, Epyca: “E’ brutto vedere la sala e la palestra vuota, questo periodo è il più brutto da quando abbiamo aperto con il settore assai penalizzato. Siamo a quasi un anno di inattività. La cosa che posso dire è che sicuramente c’è tanta stanchezza da parte delle persone che si vogliono allenare, abbiamo offerto supporto online in maniera gratuita, ma la gente vuole tornare alla vita di prima e in palestra”.
Daniele Feliciotti, Epyca: “I numeri in Umbria sono ancora difficili, ma la gente vuole che riapriamo. Per noi è importante la cura fisica e mentale delle persone, oltre all’aspetto sociale. Riaprire per noi significa mettere le persone insieme, allenarsi da soli va bene, ma per un anno è insostenibile. Siamo a norma e abbiamo distanze ovunque oltre alla prenotazione delle lezioni. Abbiamo aiutato chi voleva allenarsi e siamo pronti ad accogliere chi non lo ha fatto”.
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