Si torna a scuola e si torna a fare sport. Settembre è sinonimo di inizi e con la ripresa delle lezioni ricominciano anche le varie attività delle società sportive del territorio. Numerose sono le realtà agonistiche e dilettantistiche del Comune di Assisi che si trovano ogni anno a fare i conti con la mancanza di strutture sportive adeguate. Palazzetti, campi sportivi e palestre spesso non sono adatti a far fronte alle esigenze delle varie società e più volte sono arrivate lamentele e appelli alle amministrazioni che si sono succedute spronandole ad investire e tendere una mano allo sport viste anche le importanti società del territorio e le loro ambizioni.
Negli scorsi giorni anche una riflessione, via Facebook, sulla criminalità giovanile – su cui si sta dibattendo a livello nazionale – e sulla situazione delle strutture del territorio di un genitore di un tesserato della Virtus Assisi Marco Benincampi in seguito all’iniziativa organizzata dalla nota società di basket in collaborazione con Avis Assisi.
“Ora torno alla nostra piccola realtà, che con i problemi di microcriminalità giovanile comincia a fare i conti. Cosa offre il nostro territorio a loro? Quante iniziative sono rivolte agli adolescenti? Quanti impianti sportivi sono stati creati in questi anni? Quante aree ricreative sono state destinate a loro?” si interroga Benincampi.
“Le associazioni sportive – continua Benincampi – in questo forniscono risposte concrete, fornendo la possibilità di creare un tessuto sociale sano, oltre quello della pratica dello sport. Ma queste associazioni, che si sostengono grazie allo sforzo di persone, molte delle quali a titolo di volontariato, hanno bisogno di azioni concrete da parte dell’amministrazione. Per chi svolge la propria attività al chiuso, come ad esempio la Virtus Assisi, la mancanza di un palazzetto dello sport comunale (l’unico presente, il Palasir è di proprietà della provincia di Perugia e attualmente in gestione alla SIR), non permette di svolgere le proprie attività in maniera adeguata. Quest’anno, per poter accogliere le richieste di chi vuole praticare il basket, la Virtus ha stretto accordi con una società di un comune limitrofo (Spello Sioux, ndr)”.
“Riflettete sul fatto che tutti i comuni vicini al nostro hanno un palazzetto dello sport – esorta Marco Benincampi – noi siamo gli unici ad averlo perennemente sulla carta e sulle promesse. Tuttavia questo potrebbe non risultare sufficiente, e tanti ragazzi potrebbero trovarsi con le porte chiuse se i numeri dovessero crescere. Sarebbe un grandissimo peccato, perché è abbastanza banale arrivare alla conclusione che se un ragazzo pratica sport e studia, ha la concreta possibilità (non certezza) di crescere in modo sano. Parlo di basket perché fino a poco tempo fa sono stato all’interno di questa stupenda realtà che è la Virtus Assisi, conosco chi ne fa parte e ne apprezzo l’impegno quotidiano, ma di associazioni sportive ne esistono molte e ognuna di esse ha diritto alle proprie risposte”.
“Tornando alla manifestazione di ieri, ho presenziato dalla mattina alla sera come genitore e sono rimasto amareggiato che neanche un solo rappresentante dell’amministrazione ringraziasse per il bellissimo evento. E agli amministratori che continuano sulla strada dell’indifferenza di chi vi ha preceduto, – conclude Marco Benincampi in un post via social – un consiglio: quando avrete l’opportunità di presenziare al prossimo evento dove dovrete parlare di giovani, forse sarebbe meglio che evitiate di farlo, visto che le parole non corrispondono ai fatti concreti”.
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