(Stefano Berti e Agnese Paparelli) Il Comandante del Nucleo Informativo del Nucleo Operativo Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Col. Marco Sivori ha promosso la celebrazione della Giornata Internazionale contro il Bullismo ed il Cyberbullismo nella suggestiva sede del Centro Nazionale di Pugilato dove si allenano gli Azzurri per i grandi eventi internazionali ed olimpici. L’incontro lunedì 6 febbraio alle 10.30.
“Bullismo e Cybebullismo sono problemi sociali con cui voi ragazzi vi confrontante giornalmente – ha detto ai ragazzi il colonnello dei Carabinieri Marco Sivori – parlatene e non tenete dentro questa problematica, su questo ring possiamo salirci tutti, con corretti e sani principi”.
“Una giornata importante e significativa – ha detto l’assessore allo sport della Città di Assisi Veronica Cavallucci – un tema sentito e importante. Grazie alla Federazione Pugilistica Italiana per noi vanto qui ad Assisi con questo Centro Federale, per sollevare questa tematica, il cyberbullismo va combattuto ed affrontato, sempre”.
“Il bullismo è un fenomeno sociale oggi molto diffuso – ha affermato il capitano Vittorio Jervolino, comandante della stazione dei Carabinieri di Assisi – l’ambiente dove più si registrano episodi di bullismo sono le scuole. Dovete denunciare e mai stare in silenzio. Oggi il problema è che certi comportamenti, un tempo solo fisici, sono sbarcati sui social. Serve attenzione, oggi un’offesa la troviamo dappertutto. Serve molta attenzione, denunciate ragazzi, non state in silenzio. Il cyberbullismo è un problema ancora più grave”.
Nonostante la maggior parte degli atleti della nazionale siano impegnati nel Torneo Golden Best di Marrakech, alcuni tra i più prestigiosi Azzurri come Federico Serra e Gianluigi Malanga, Melissa Gemini e l’olimpionica Rebecca Nicoli hanno partecipato per testimoniare la loro ferma adesione alla lotta contro il bullismo. (Continua dopo il video)
Inoltre, hanno presenziato alla manifestazione anche straordinari campioni del recente passato: Maria Moroni che è stata la prima donna italiana a tesserarsi come agonista alla Federazione Pugilistica Italiana e la prima a conquistare il titolo europeo PRO nella categoria dei pesi piuma, Roberto Cammarelle, il più prestigioso Azzurro della storia nazionale, Campione Olimpico e del Mondo, e Daniel Betti. Presente anche Laura Tosti, ottima atleta azzurra prima di essere incaricata come tecnico collaborare del DT Emanuele Renzini, alla guida della Nazionale Femminile. All’incontro anche una rappresentanza della Polizia di Stato.
“Lo sport da combattimento aiuta ad acquisire sicurezza – commenta Roberto Cammarelle – Ii bullo è un insicuro per natura. Voi ragazzi dovete capire cos’è il bullismo, riconoscere gli atti di bullismo è importante. Dovete fare rete fra di voi, collaborare e parlare sempre. È importante fare sport, perché lo sport aiuta”.
Maria Moroni, prima donna pugile, ha sostenuto che “il pugilato offre regole precise, le regole vanno rispettate anche nella vita a qualsiasi età. Ecco perché siamo qui. In questo sport, il pugilato, l’insegnante si chiama ‘maestro’. Termine importante e significativo per la formazione di ognuno. Non c’è necessità di unirsi contro qualcuno, ci si deve unire nelle cose belle e nelle positività”.
Sivori ha anche risposto alle domande interessate degli studenti. “Come detto in questo ring ci possiamo salire tutti – ha spiegato il Colonnello dei Carabinieri in risposta alla domanda di un ragazzo che chiedeva il perché svolgere questo tipo di incontro in una palestra – ma il bullo deve essere messo all’angolo, deve stare da solo. Mentre gli altri devono stare tutti insieme. Sono tanti gli episodi a cui assistono molti compagni di classe, a cui va il compito di intervenire. Se non intervieni – ha sottolineato – è lo stesso un comportamento vigliacco. Oggi siamo in una palestra d’eccellenza, la palestra di chi ci rappresenta a livello mondiale”.
Con questa iniziativa il Col. Marco Sivori ha voluto ribadire il prezioso ruolo dell’Arma a favore della tutela dei giovani deboli e indifesi dall’aggressività e dall’atteggiamento violento dei “bulli”. Il pugilato è uno strumento educativo che aiuta sia i bullizzati, aiutandoli ad acquisire sicurezza e autostima, che i bulli, canalizzando in modo positivo l’aggressività, attraverso il rispetto delle regole e degli altri.
Il Presidente Onorario FPI e EUBC e Direttore del Centro Federale Franco Falcinelli ha sottolineato: ”La FPI è orgogliosa di rappresentare un punto di riferimento organizzativo ed un utile mezzo di educazione etico-sociale al servizio della comunità locale e delle Istituzioni territoriali e nazionali”.
Foto © Mauro Berti, Gruppo Editoriale Assisi News
© Riproduzione riservata