È la solita storia del bicchiere: da che parte lo si guarda, uno può vederlo mezzo pieno e l’altro mezzo vuoto. E l’Angelana una volta tanto ha deciso di offrire entrambi i lati per una visualizzazione più appropriata: quello pieno si sintetizza bene nel raggiungimento aritmetico della salvezza, arrivato con tre gare d’anticipo (dimenticate i magoni e le paure delle ultime annate: una piacevole rarità).
Quello vuoto riguarda però la resa definitiva (numeri alla mano) in ottica play-off, che quest’anno (ormai è conclamato) non si disputeranno affatto, perché Fulgens e Terni FC hanno deciso di fare un campionato a parte. E forse questa è la nota più dolente, perché certifica il calo progressivo di un’Angelana che da dicembre in poi non ha saputo più tenere il ritmo indiavolato delle due battistrada, per un certo periodo lasciate anche alle spalle.
Lo 0-0 col Città di Castello porta a 4 la striscia di gare senza vittorie, sebbene allunghi la serie positiva al “Migaghelli” (arrivata a 9 gare: ultimo ko lontanissimo, datato 22 ottobre contro l’Atletico BMG), ma i conti rispetto all’andata chiaramente non tornano, perché da Castello al Castello in 15 gare sono arrivati appena 14 punti, mentre all’epoca erano già 25 quelli messi in cascina. Insomma, i numeri lasciano spazio a tutte le interpretazioni del caso, anche se il risultato a occhiali contro i tifernati di Armillei (una delle delusioni del campionato: la classifica non mente e la salvezza è tutta da conquistare) un po’ di valore lo acquista alla luce proprio delle velleità ospiti, ai quali certo il pari non è che potesse andare bene.
L’Angelana il suo l’ha fatto: Gregori ha schierato il miglior undici possibile, quello titolare, con Luparini e Colombi di punta, entrambi pericolosi di testa in avvio. Dalla parte opposta è Peluso il pericolo costante, ma Buini fa buona guardia (come su Giannò al 24’). Nel finale di tempo altra chance invitante per Luparini, che apre col piattone ma non trova la porta. Nella ripresa il primo squillo è di marca angelana con Ventanni che chiama Stefanelli alla risposta di puro istinto, anche se il coefficiente di difficoltà è molto più elevato per Buini che al 13’ disinnesca una botta potente ma centrale dell’ex Capezzuto. Una conclusione fuori misura di Giabbecucci è l’ultima vera emozione di una gara che si trascina lenta per via del caldo e della voglia di non farsi troppo male, con Gregori che alleggerisce l’età media della squadra (dentro Confessore, Sforna e Lo Gelfo) e il risultato che più non cambia.
Il tecnico giallorosso prova a vedere il bicchiere mezzo pieno. “Siamo contenti per aver centrato la salvezza, perché in un campionato così imprevedibile e pieno di sorprese non è mai una cosa scontata. Ci abbiamo provato, ma il caldo è stato un nemico davvero infido e non c’ha permesso di fare quello che volevamo. Io stesso ho faticato a dirigere le operazioni in panchina, perché questo aumento improvviso delle temperature è arrivato davvero improvviso, quindi mi immagino quanto abbiano sofferto i ragazzi. Abbiamo concluso poco a rete, ma abbiamo tenuto sempre il pallino del gioco e concesso poco. Ora pensiamo a far bene nelle prossime giornate, opposti ad avversarie che si stanno giocando il campionato: saranno partite vere, e come tali dovremo interpretarle”.
ANGELANA-CITTÀ DI CASTELLO 0-0
ANGELANA (4-3-1-2): Buini; Subbicini, Melillo, Bocci (25’ st Confessore), Bolletta; Abbate (25’ st Sforna), Gabrielli, Ravanelli; Ventanni; Colombi (44’ st Lo Gelfo), Luparini. All.: Gregori.
CITTÀ DI CASTELLO (4-3-3): Stefanelli; Vassallo, Cusanno, Zanchi, Caruso (22’ st Lavano); Rinaldi (20’ st Mattei), Capezzuto, Giabbecucci; Pupo Posada (40’ st Valori), Giannò, Peluso (33’ st Sylla). All.: Armillei.
ARBITRO: Temperoni di Terni.
Guardalinee: Batini e Castellar.
NOTE: Ammoniti: Bolletta (A), Zanchi (C), Ravanelli (A), Cusanno (C).
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