Non è la fine che ci si aspettava, non è certamente la fine che l’Angelana aveva messo in preventivo. Perché quest’ultima parte di stagione si sta rivelando alla stregua di una via crucis, alla quale certo contribuiscono anche episodi che non rendono giustizia al cammino dei giallorossi. Che al “Giommoni” di Castiglione del Lago incappano nella sconfitta più pesante della stagione (fa il paio con il 5-1 incassato in Coppa Italia con la bestia nera Atletioc BMG), certo figlia di un copione che ha completamente cambiato volto nel momento in cui i ragazzi di Gregori sono rimasti dapprima in 10 uomini (espulso Subbicini per fallo di reazione), quindi addirittura in 9 dopo l’espulsione di Bolletta nell’azione che ha portato al 3-1 dei lacustri. Che hanno lucrato sulle sbavature degli ospiti, come dimostra il gol realizzato dopo 40 secondi di partita da Akhigbe, imbeccato deliziosamente da Barbarossa sul vertice destro dell’area di rigore. Un approccio decisamente rivedibile al quale rimedia al quarto d’ora capitano Ventanni, che spedisce la palla all’incrocio con una splendida parabola dai 25 metri. Su un campo dove l’erba non la taglia nessuno da settimane è difficile far scorrere la palla e le qualità tecniche dei giallorossi risultano assai limitate. Myrtollari dalla parte opposta tenta una botta dalla distanza che si perde alta, ma prima del riposo il vero episodio che riscrive la storia del match vede Subbicini protagonista di un “vis a vis” con Bevilacqua, col direttore di gara che estrae il rosso diretto in faccia al difensore angelano. La ripresa però si apre anche peggio: Bocci sbaglia un pallone in uscita, Galeotti lo recupera innescando Bevilacqua che serve in profondità Ndiaye, implacabile nel battere Buini col mancino. Ripartenza shock che condiziona tutta la seconda parte di gara di un’Angelana che esce progressivamente dalla partita: il rosso rimediato da Bolletta (fallo da ultimo uomo su Akhigbe) consegna a Ndiaye il rigore del 3-1, che Buini respinge sulla sua destra, con Corelli che riprende la sfera (passa dietro l’arbitro, che non si avvede che il laterale locale entra in area prima della battuta del tiro, come Melillo vanamente fa notare) e la rimette al centro ancora per Ndiaye, che la deposita in rete. È una gara stregata: Mendes va vicino al poker di testa, poi lo firma dopo aver ricevuto un assist involontario di Bevilacqua in acrobazia. Il 5-1 a tempo scaduto se lo prende Myrtollari, che tocca (forse) un pallone scodellato da Barbarossa, che Bartolini non riesce a spazzare dalla porta. Passivo troppo pesante, ma che rende l’idea del brutto finale di stagione di un’Angelana che non vede l’ora di concludere un’annata cominciata sotto tutta un’altra luce.
CASTIGLIONE DEL LAGO – ANGELANA 5-1
CASTIGLIONE DEL LAGO (4-3-3): Aglietti; Dedja, Conti, Tondini, Corelli; Barbarossa F. (41’ st Alessi), Galeotti (13’ st Mendes), Myrtollari; Akhigpe (28’ st Minuti), Ndiaye (44’ st Treppiedi), Bevilacqua, (44’ st Santini). A disp.: Balli, Montani, Barbarossa R., Besea. All.: Recchi
ANGELANA (4-2-3-1): Buini; Subbicini, Bocci, Melillo, Bolletta, Gabrielli, Bartolini; Ravanelli, Ventanni (37′ st Abbate), Confessore (33′ st Vitaloni); Colombi (16’ st Luparini). A disp.: Fantini, Sallaku, Sangare, Mencarelli, Sforna, Lo Gelfo. All.: Gregori
ARBITRO: Pannacci di Perugia
Guardalinee: Dolgetta e Finori
MARCATORI: 1’ pt Aghikpe (C), 16’ pt Ventanni (A), 1’ st e 23’ st Ndiaye (C), 36’ st Mendes (C). 47’ st Myrtollari (C)
NOTE: Espulsi: 42’ pt Subbicini (A) per fallo di reazione, 22’ st Bolletta (A) per aver interrotto una chiara occasione da gol. Ammoniti: Bevilacqua (C), Tondini (C), Ravanelli (A), Bolletta (A).L
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