Nonostante le speranze dei mesi scorsi, si va verso un Natale blindato. Preoccupano i tanti assembramenti degli scorsi e si questi giorni nelle vie e nelle piazze italiane. Per questo il governo starebbe lavorando ad una chiusura totale per i giorni festivi.
Da quanto emergerebbe dalle varie riunioni delle ultime ore, il minimo da aspettarsi sarà quello di passare 8 giorni chiusi in casa. Dal 24 dicembre al 3 gennaio l’Italia sarà tutta in fascia rossa, con il divieto anche sui piccoli spostamenti per raggiungere parenti vicini. L’ipotesi di chiusura potrà essere prevista anche per la data del 6 gennaio.
Negli stessi giorni di lockdown per tutti i cittadini, anche bar e ristoranti dovranno rimanere chiusi: 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre; 1, 2, e 3 gennaio. Nel frattempo per le strade sarà definito lo stop alla circolazione, anche all’interno del proprio comune.
Secondo l’ipotesi più accreditata ci saranno solo tre giorni in cui le misure torneranno ad essere quelle di una zona arancione per tutto il Paese, nonostante il premier Conte si sia battuto ieri per il ritorno a norme di fascia gialla. Il 28, il 29 e il 30 dicembre bar, ristoranti, pasticcerie e pub potranno rimanere aperti fino alle 18, si potrà uscire di casa dalle 5 alle 22 di sera, con uno scenario più duro di coprifuoco anticipato alle 20 ancora però tutto da confermare.
Il terreno di scontro più duro atteso per oggi sarà proprio riguardo alle deroghe da concedere in casi ritenuti di necessità. L’ipotesi di eccezione più alimentata dal premier Conte insieme ad alcuni presidenti di Regione è quella di allargare gli incontri di famiglia a due congiunti stretti, come per esempio i genitori anziani, con la raccomandazione di mascherina. La deroga invece che per il momento trova unanimità è il permesso di partecipare alle celebrazioni religiose.
© Riproduzione riservata