Il primo luglio entrerà ufficialmente in vigore la Riforma dello Sport. Sul tema, interviene Barbara Carli, delegata Anif Umbria e titolare di Area4 Palestra: “È importante che tutti gli operatori del settore, lavoratori, titolari di club, associazioni e società sportive, si preparino
al meglio per affrontare questo importante passaggio, avendo conoscenza delle novità normative e dell’importanza di questo provvedimento sia in generale che in relazione alla propria specifica attività” – scrive Barbara Carli.
”Il Ministro Abodi ha definito questo momento di passaggio la “alfabetizzazione necessaria per rispettare gli obblighi contenuti nella Rifiorma”. “Obblighi che saranno differiti nel tempo”, è vero, ma non per questo, a mio avviso, possiamo pensare di rimandare e non farci trovare preparati all’appuntamento che ci attende tra meno di una settimana.
Chi ha tempo non aspetti tempo! Il Ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, ha confermato la possibilità di disporre di un tempo per adeguarsi agli adempimenti che verranno introdotti, parlando di “cuscinetto temporale che il Ministero del Lavoro regolerà in termini di non sanzionabilità: un 2023 di “rodaggio e una sanzionabilità che si produrrà di fatto dal prossimo anno”. Quindi un periodo di rodaggio di sei mesi circa senza sanzioni” – sottolinea la delegata Anif Umbria.
“Ma quale la ratio normativa che sta alla base di questa riforma e ne ispira le singole disposizioni? Il mondo dello sport è stato per anni trascurato non soltanto in disciplina di sistema, omogenea e nuova, quanto, soprattutto in giusta attenzione e riconoscimento. Inutile ricordare come gli anni bui che ci siamo lasciati alle spalle, abbiano, se non altro, evidenziato un sommerso di lavoratori fondamentali per il benessere della collettività eppure senza il giusto riconoscimento e tutela. La riforma è “sacrosanta” perché riconosce diritti e dignità al lavoratore sportivo, consentendo al datore di lavoro di vedere semplificati gli adempimenti” – sottolinea ancora Carli.
“Le parole chiave adottate per definire le novità che porterà il Decreto, sono infatti “tutele, semplificazione e trasparenza”. Aggiungo personalmente forza e autorevolezza come ulteriori elementi che avallano, a pare mio, l’importanza di questo provvedimento.
Si sa, la forma è sostanza: anche se ci sarà tempo e modo per aggiustamenti e modifiche e miglioramenti, ciò che conta, è che si sia iniziato un processo inarrestabile di disciplina di un settore, di un mondo, troppo importante per essere ancora lasciato sommerso.
Non solo. La riforma – prosegue Barbara Carli – ci darà anche un’altra importante occasione: regolamentare l’attuale per guardare già avanti e vedere già a fine luglio la possibilità di inserire lo sport all’interno dell’articolo 33 della Costituzione e dal prossimo anno la reintroduzione dei Giochi della Gioventù, fatti che evidenziano il fondamentale intento di riportare sport ed esercizio fisico, al centro delle scelte di vita, a partire dalle agende scolastiche e colmare il gap che separa l’Italia dagli altri Paesi europei in termini di attività sportiva nelle scuole.
È all’interno delle nostre strutture che crescono e si formano giovanissimi atleti, i campioni di domani; senza lo sport di base non ci sarebbe lo sport di vertice: la pratica sportiva costante e continua nelle realtà locali dove crescono i nostri ragazzi, è il fondamento di qualsiasi successo sportivo nazionale. Colgo l’occasione – conclude Barbara Carli – di rivolgere un particolare ringraziamento a Giampaolo Duregon, presidente di ANIF Eurowellness per l’incessante operato di questi ultimi anni: la soddisfazione per tutti gli emendamenti presentati da ANIF e recepiti nella Riforma è davvero grande e condivisa.
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