Una collaborazione tra l’Umbria e l’Irlanda nel campo del nuoto esiste sin dal 2014, ma solo adesso questa si sta trasformando in un vero e proprio patto sportivo di amicizia, una sorta di gemellaggio tra la compagine dell’Alsaa Swim Club di Dublino e tre società sportive umbre, Aretè Polisportiva di Assisi, Cnat’99 di Città di Castello e Tvn di Gubbio. In questo ambito, giovedì 22 giugno sono arrivati in Umbria dieci giovani nuotatori della società dublinese, accompagnati da staff tecnico e genitori. Rimarranno qui una settimana, fino al 29 giugno, allenandosi con i loro colleghi, visitando il territorio e degustando prodotti tipici umbri. Primo appuntamento a cui hanno partecipato, venerdì 23 giugno, è stata la presentazione ufficiale del gemellaggio, alla Sala degli Emblemi di Assisi.
Erano presenti l’assessore allo sport del Comune di Assisi, Veronica Cavallucci, il presidente della Fin (Federazione italiana nuoto) Umbria, Mario Provvidenza, il manager di Alsaa Swim Club, Paolo Di Paola, il presidente del Cnat’99, Federico Cavargini, il presidente di Aretè Polisportiva, Massimiliano Piselli, anche in veste di collaboratore di Tvn, e il direttore tecnico di Aretè, Diego Del Bianco. Tra l’altro Aretè solo recentemente ha trasferito la propria sede da Bastia Umbra ad Assisi. L’occasione è quindi servita anche per presentare alla città il progetto sportivo. Collegato online da Dublino è intervenuto anche Peter Conway, presidente di Swim Ireland Board (la federazione irlandese di nuoto) e di Swim Ireland.
“L’Umbria del nuoto ha già tante volte ospitato delegazioni sportive – ha sottolineato il presidente Provvidenza –. Anche ai Mondiali di Roma del 1994 e 2009 alcune Nazionali hanno alloggiato in Umbria per le sue caratteristiche. Abbiamo un immagine molto attrattiva e gli atleti vengono qua molto volentieri. Queste collaborazioni tra società sono di buon auspicio per sviluppare ancor più gli scambi internazionali”. “Tutto nasce nel 2014 – ha ricordato Del Bianco, che fu protagonista di quella prima avventura in Irlanda – quando per la prima volta andammo a Dublino con una delegazione di atleti per partecipare ai loro campionati nazionali. Poi tante volte siamo tornati in Irlanda ospiti di famiglie, o in college e ostelli. Un’esperienza fantastica per i ragazzi perché gli permette di fare uno scatto di mentalità. Tutti stanno vivendo questi giorni con grande interesse e curiosità. Nei prossimi anni contiamo di accogliere gruppi ancor più numerosi”.
I nuotatori irlandesi, durante questa settimana, alloggiano e si allenano a Città di Castello. Esperienze e allenamenti si terranno anche nelle strutture sportive di Gubbio e Bastia Umbra. Sono, inoltre, previste una cena medievale ad Assisi, escursioni, come quella all’Acquapark di Tavernelle (Panicale), visite a varie località tra cui Anghiari e Monterchi. “Con Diego Del Bianco – ha commentato il coach Di Paola – ci conosciamo da tempo, ma è la prima volta che noi veniamo in Italia. Siamo molto contenti e curiosi di vedere dove porterà quest’avventura insieme. Speriamo di ampliare gli scambi ad altre società irlandesi. I nostri ragazzi sono appena arrivati e sono un po’ frastornati, anche dal caldo, ma anche molto eccitati per quest’esperienza italiana”.
“Siamo felicissimi di essere stati coinvolti in questo progetto – ha dichiarato anche Cavargini – e, tramite l’amministrazione comunale, abbiamo subito cercato la migliore soluzione possibile per ospitare i ragazzi e mettergli a disposizione gli impianti sportivi. La nostra mission non è solo quella di insegnare ai ragazzi a nuotare, ma anche farli crescere a 360 gradi, magari potendo confrontarsi con ragazzini di altri Paesi. Ci auguriamo perciò che questo sia solo il primo mattoncino per costruire qualcosa di più strutturato e duraturo”. Anche il presidente Conway ha rimarcato l’importanza non solo sportiva di questo gemellaggio, mettendone in luce gli aspetti sociali, culturali e anche turistici.
Temi questi trattati anche dall’assessore Cavallucci: “Siamo orgogliosi di ospitare questo gruppo di ragazzi e continueremo a investire per la riqualificazione dei nostri impianti sportivi e delle strutture natatorie. I ragazzi devono avere l’opportunità di stare in strutture adeguate e che possano anche ospitare momenti come questo: di scambio culturale, socialità e amicizia che sono alla base dello sport”.
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