Bonus collaboratori sportivi, inseriti nel Decreto sostegni ma il metodo cambia. Non più una cifra unica per tutti, ma tre fasce di contributo diverse a seconda di quanto percepito nell’anno 2019. La misura è inserita nel decreto “sostegni” che il Consiglio dei ministri sta per approvare. Il provvedimento – riporta la Gazzetta dello Sport – era stato emanato già nello scorso marzo per andare incontro a quei lavoratori “fantasma”, senza contribuzioni previdenziali e fiscali, rimasti senza risorse per la chiusura di centri sportivi, palestre e piscine. Per il 2020 è stato erogato un contributo unico per la difficoltà di poter differenziare senza ritardare i tempi dell’invio dei contributi. Ora, con l’istruttoria compiuta in questi mesi da Sport e Salute, è possibile procedere a una distinzione fra diverse fasce.
In pratica, chi nel 2019 ha percepito meno di 4000 euro l’anno, riceverà una una tantum di 1200 euro. Chi è nella forbice fra 4000 e 10000 arriverà a 2400. Infine i soggetti sopra i 10000, avranno 3600 euro. Il contributo sarà erogato direttamente, senza bisogno di domande, a tutti coloro che hanno già percepito io bonus nel 2020. Per gli altri si potrà formulare la domanda a Sport e Salute fra il primo e il 15 aprile. La novità è stata studiata per una maggiore equità e aiutare maggiormente chi vive del lavoro sportivo. Prima non c’era distinzione di aiuto fra chi guadagnava 100 euro e chi 800, ora non sarà più così. Il contributo viene erogato soltanto a chi non ha altre entrate. Proprio per questo dei 429.238 collaboratori sportivi impegnati in 120.801, soltanto 200mila percepiranno il bonus.
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