Un buon approccio al match non basta ai bianconeri di Nikola Grbic che ieri sera hanno lasciato a Trento il posto in finale. I Block Devils conducono il primo parziale fino al 17-15 quando un turno al servizio di Sbertoli (parziale di 0-5) segna il switch della sfida. Da quale momento Trento sale in cattedra, con un gioco continuo in fase di primo attacco e soprattutto un’ottima fase break, mentre Perugia è costretta ad una partita di rincorsa nella quale gli avversari dimostrano di avere ad oggi maggiore ritmo di gioco.
Nikola Grbic prova a mischiare le carte inserendo durante la gara Plotnytskyi, Mengozzi e Travica, ma l’inerzia, nonostante il punteggio a più riprese sembri indicare equilibrio, rimane sempre in mano agli uomini di Lorenzetti.
I numeri del match parlano di una Perugia più precisa in ricezione (43% contro 39&), ma di una Trento migliore al servizio e nei muri vincenti (10 contro i 4 bianconeri) ed infallibile con ricezione buona (73% di palla a terra).
Nella metà campo perugina il miglior realizzatore è capitan Leon (16 punti con il 55% in attacco) con Anderson (schierato per due set schiacciatore e nel terzo opposto) unico dei compagni in doppia cifra con 10 palloni vincenti. Tutti in doppia cifra invece per l’Itas che presenta un Kazyiski stellare (15 punti) ed un Podrascanin infallibile in primo tempo (7 su 7).
“Trento ha vinto meritatamente perché ha giocato meglio a pallavolo, – dichiara Nikola Grbic – noi siamo mancati nelle situazioni dove li abbiamo messi in difficoltà in ricezione, non ne abbiamo saputo approfittare e non abbiamo saputo approfittare delle poche occasioni avute. Nel terzo set ho provato a cambiare assetto mettendo una formazione mai provata e alcuni palloni, quelli che alla fine ci sono mancati, sono derivati anche da questa mancanza di rodaggio. È una bella lezione per noi, abbiamo lavoro da fare e ne avremo tempo. In allenamento lo stiamo facendo bene, dobbiamo cominciare a farlo anche in partita”.
Non è stata la partita che avremmo voluto fare, ma la squadra è unita e andremo avanti insieme, ci sono altri tre trofei davanti a noi nella stagione e li inseguiremo – riflette Wilfredo Leon – adesso si torna in palestra e si continua a lavorare”.
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