Era il 16 ottobre del 2013. A Perugia, dopo una lunga estate internazionale con la maglia della propria nazionale, arriva un giovane di 22 anni alto due metri . Ha appena conquistato l’argento ai mondiali under 23 ed il titolo di miglior opposto della manifestazione e quattro giorni dopo a Cuneo, alla prima in maglia bianconera, ne mette a terra subito 28.
Sei anni esatti e tantissimi punti messi a terra dopo ecco di nuovo al PalaBarton Aleksandar Atanasijevic, l’opposto della Sir Safety Conad Perugia, il fresco vincitore con la Serbia dell’Europeo con tanto di riconoscimento come miglior opposto della manifestazione, il numero quattordici, l’idolo incontrastato ed indiscusso della tifoseria perugina.
“Cosa è cambiato da quel ragazzo che arrivò a Perugia nel 2013? Intanto ho perso tutti i capelli – scherza come suo solito Aleksandar, poi certamente sono cresciuto e sono maturato, ma come voglia di combattere e di vincere per Perugia, una città ed un ambiente che amo, sono lo stesso di sette stagioni fa!”.
È così Atanasijevic, che solo una settimana fa saltava di gioia per il titolo europeo ed oggi è lo stesso felice per aver fatto ritorno nella sua Perugia.
“Sì, finalmente sono tornato a Perugia ed in effetti farlo dopo aver vinto l’Europeo con la Serbia è ancora più bello. In patria ci hanno fatto una grandissima festa, tutto il movimento pallavolistico è stato impressionante. Il premio individuale? Una bella cosa, ma abbiamo soprattutto dimostrato di essere un grande gruppo e di saper giocare di squadra e questo è quello che conta”.
La sconfitta dell’anno scorso in gara 5 di finale scudetto gli fa ancora male e quest’anno Atanasijevic non vuole riprovare la sensazione che provai quella sera.
“Arriva un campionato ancora più tosto dell’anno scorso – dichiara ancora il bomber – e bisogna partire subito forte. La squadra in gran parte sempre la stessa ma con quattro giocatori nuovi importanti. Sarà poi importante il lavoro di Vital (Heynen, ndr). Ho avuto modo di parlare con lui in estate durante alcune amichevoli con la Polonia. Ho avuto un’ottima prima impressione, si vede che è uno che ama la pallavolo. Ha le idee chiare su come bisogna giocare e sono sicuro che tutti noi miglioreremo lavorando quest’anno con lui”.
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