(Stefano Berti) Tante promesse, qualche contatto, articoli di giornale e qualche impegno di spesa, il tutto mai – alla fine – andato in porto. Vuoi per i grandissimi costi, vuoi per uno spazio ormai andato quasi in macerie, vuoi perché magari si è preferito investire su altro nonostante il susseguirsi di amministrazioni che avevano almeno provato ad occuparsene.
E allora che senso ha andare ancora una volta a ricordare criticamente quello spazio abbandonato sotto allo stadio ‘Degli Ulivi’? Che senso ha scrivere ancora dei tanti annunci e delle tante promesse? Solo parole al vento, con il rischio di rimanere solo e sempre delusi.
E allora lasciamo spazio all’immaginazione e proviamo a godercela lo stesso – ricordando i fasti di quei tempi, anni ‘70/‘80 e pure i ‘90.
In questi giorni dai 40º all’ombra, in cerca di refrigerio sono in tanti. Il mare alla fine è più vicino, le piscine private qualcuna ce n’è, qualche parco acquatico nei dintorni fra qualche anno nascerà. Ma la piscina comunale di Assisi, che era grande, bella, piena di vita e – adesso – di ricordi, quella no, non c’è.
Ma facciamo così: immaginiamo che ci sia, aperta, accessibile, in tutta la sua bellezza! Immaginate in una settimana come questa, sole cocente, un tuffo per refrigerarti: arrivi e parcheggi rischiando di prendere una multa, trovi un ammasso di scooter e motorini davanti al cancello. Passi alla cassa e raggiungi gli spogliatoi (fra i più grandi d’Italia, belli ricordarli così).
Un salto al bar a salutare i bagnini (qualcuno sta pure lì) e i baristi, lo staff giovane e allegro, poi in vasca, un occhio alla piccola piscina al piano sotto: tra il terrazzo (infinito) e gli spazi a bordo piscina, fra un suono di fischietto che richiama per qualche tuffo non “a norma” e una cuffia non indossata. Qualcuno sui ‘gradoni’ a chiacchierare, altri ad allenarsi in corsia (e sì, qualche volta anche qualcuno di ‘più’ importante). Giù in acqua dal bordo, dai blocchi in pietra o dal ‘mitico trampolino’ (era più le volte che la tavola era rotta che altre, ma oggi è bellissimo ed utilizzabile), gente di Assisi, dei dintorni, qualche turista arrossato dal sole per le alte temperature; poi una pizzetta per riempirsi lo stomaco o un aperitivo in compagnia. Un ghiacciolo (fragola, limone, arancia, cola!), e pure un drink.
Ah dimenticavo! Quattro tiri a canestro con gli amici di sempre, anche un paio a beach volley, prima di partire direzione casa ed aver passato una giornata che restava nei ricordi. Apro gli occhi, ma voglio arrivare a notte. E magari – di sera – nuovo appuntamento ad una festa o un bagno “in gran segreto” a 35º sotto alle stelle. Un sogno lungo più di vent’anni, che con un po’ di impegno, gli adattamenti necessari e perché no anche un po’ di sacrificio, non è mai tardi per farlo tornare realtà.
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