A partire da oggi la cartina dell’Italia a livello sportivo cambia colore. Tornano infatti anche in Umbria ad essere permesse una serie di attività, tra cui lo sport amatoriale di contatto, ma anche lo spostamento tra regioni che aprono al turismo, anche sportivo. Da oggi è quindi possibile tornare a praticare gli sport di contatto all’aperto anche a livello amatoriale. Si può giocare a calcetto tra amici, a beach volley, basket, nelle 14 regioni gialle, Umbria inclusa. Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva di squadra e di contatto. Resterà vietato fare la doccia negli impianti sportivi: gli spogliatoi restano interdetti fino a nuova comunicazione.
“Un grande in bocca al lupo a tutti i nostri giovani atleti – ha scritto via Facebook l’assessore allo sportule Comune di Assisi Veronica Cavallucci – che da oggi possono finalmente tornare ad allenarsi all’aperto. Con l’augurio di poter rivivere presto insieme le grandi emozioni che lo sport ci ha regalato in questi anni! W lo sport!”.
Con l’ultimo decreto – si legge sulla Gazzetta dello Sport – Draghi ha anche aperto agli spostamenti tra regioni in zona gialla (tra aree arancioni e rosse ci si potrà muovere solo per lavoro, salute e urgenza con autocertificazione) e anche tra regioni arancioni per turismo, a patto che chi viaggi sia in possesso della cosiddetta “certificazione verde” che attesti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dalla malattia o un tampone antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti alla partenza. Questo vuol dire che si può già tornare a visitare le località balneari, appenniniche o montane e, di conseguenza, praticare le attività legate al mondo del turismo sportivo. Si potrà, per esempio, tornare a fare un trekking o un trail running sui sentieri delle Alpi o delle Dolomiti, visitare rifugi o malghe che consentano il pranzo all’aperto (l’arco alpino, ad eccezione della Valle d’Aosta è tutto in zona gialla) e tornare a respirare l’aria di montagna.
Le piscine all’aperto (e quindi prevalentemente quelle dedicate alla balneazione) potranno tornare ad accogliere i clienti dal 15 maggio, mentre le palestre e le piscine al chiuso dovranno attendere almeno fino al 1° giugno. Sempre il 1° giugno gli spettatori potranno tornare sugli spalti dei palazzetti e degli stadi, pur con limiti di capienza che, per gli stadi, arriveranno al 25%.
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