(Stefano Berti e Agnese Paparelli) La piscina Eden Rock 2.0, recentemente inaugurata nella vicina Bastia Umbra, è riuscita a riaccendere gli animi anche degli assisani che non hanno esitato a chiedere informazioni, con domande e curiosità soprattutto via social, e a provare personalmente il nuovo parco acquatico. E tra un tuffo in piscina e un giro sugli scivoli, la calura estiva viene messa da parte per lasciare spazio ad una giornata divisa tra relax e divertimento.
E mentre Bastia ride per un progetto voluto e realizzato in pochi anni, Assisi piange con una piscina – un tempo fiore all’occhiello del territorio – che verte in uno stato di totale abbandono e degrado, sommersa dalla vegetazione che sta ormai imperversando e nella decadenza più totale. Luogo da anni abbandonato senza un futuro certo, e che mesi dopo mesi si degrada peggiorando una situazione ad oggi tragica.
Una struttura da sempre sulla bocca di tutti, menzionata nei numerosi programmi elettorali e cosparsa di promesse da parte delle amministrazioni che si sono succedute ma che ancora rimane solo un ‘vecchio’ ricordo nella mente di coloro che l’hanno potuta vivere. Nonostante qualche blando tentativo, vari contatti e progetti di spesa, niente alla fine è andato in porto. Assisi rimane senza una piscina pubblica anche nell’estate 2024 costringendo gli assisani a dirottare verso i comuni limitrofi – tra cui appunto Bastia Umbra, Spello, Foligno – o optare per le strutture private della zona.
Ma quando si tornerà a farsi un bagno ad Assisi? Ancora tutto tace. Nel silenzio della politica, è l’interesse cittadino a mantenere vivo il ricordo di bagni all’aperto, nuotate, tuffi e divertimento. Ma soprattutto, in circa 15 anni ormai, non è stato fatto niente di niente! Né la ristrutturazione, certamente onerosa, né un progetto a lungo termine salvo annunci non concreti. Né una o più soluzioni “certe” per individuare magari altre zone per poter offrire agli assisani un luogo di svago estivo, facendo diventare quel posto un’area parcheggio “comodo” per lo Stadio limitrofo.
Niente di niente, con addirittura la piscina del complesso “Degli Ulivi” che riflette lo stato delle strutture sportive del territorio. Pochi infatti gli spazi, spesso fatiscenti e non più al passo con i tempi e adatti alle esigenze delle società locali. Anche il “famoso” masterplan con lo ‘sbandierato’ palasport cittadino innovativo e risolutivo di tanti problemi, è rimasto ad oggi soltanto sulla carta.
Unica piccola luce all’orizzonte l’annunciata nuova struttura polivalente per lo sport indoor presso lo stadio “Migaghelli” di Santa Maria degli Angeli. Ma quando partiranno i lavori di costruzione? Il progetto è fermo allo “smantellamento” della tensostruttura che c’era prima. Un traguardo che appare quasi come una goccia nell’oceano, certamente utile per tutto il territorio e per le tante società sportive considerata la carenza di strutture idonee ad ospitare i numeri atleti, ma non un progettodel tutto risolutivo visto il costante aumento di praticanti sportivi e di coloro che attraverso lo sport giornalmente si dedicano alla propria salute e al proprio benessere.
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