(Stefano Berti) A poco meno di un mese dalle elezioni amministrative che vedranno Assisi protagonista sono tante le domande che in molti si pongono sul futuro della Città. Tra di esse c’è sicuramente la situazione degli impianti sportivi che si trovano all’interno del Comune e che da ormai molti anni hanno acceso riflettori, creato vari dibattiti sul loro uso e sulla loro gestione, in molti casi hanno fatto emergere polemiche. Quale futuro per la nuova costruzione di alcuni e quale speranza di ristrutturazione per altri?
Assisi Sport, da sempre è vicina alle realtà sportive del territorio, mette in risalto con costanza le gesta sportive dei tanti atleti assisani e non solo, con racconti sia individuali che di squadra, e dedica alle società sezioni apposite sui propri canali, organizzando e promuovendo varie iniziative – susseguitosi negli anni – abbracciate da enti pubblici e privati per il loro valore sociale e sportivo.
Ma qual è il futuro dello sport ad Assisi? E qual è la situazione che le realtà sportive del territorio sono obbligate a vivere? Domande legittime che da tempo non trovano risposte, con molte società che chiedono un supporto per accrescere le proprie iniziative, ma che non sempre trovano un aiuto soprattutto dal punto di vista delle strutture e degli impianti.
Alcuni gli interventi che si sono susseguiti in questi anni, ma che certo non possono bastare per un movimento sportivo territoriale sempre più in crescita. Cosa riceve in cambio chi allo sport si dedica da mattina a sera tutti i giorni? Certamente tante le promesse fatte, ma non troppe le risposte ottenute. In tanti si arrangiano ancora oggi per trovare spazi pubblici dove fare sport, fra lunghe code sugli orari e spazi che non possono bastare per tutti.
Le soluzioni? Poche, ad oggi. Sono tanti gli impianti condivisi da più società sportive, le quali spesso e volentieri se li devono “litigare”. Luoghi datati e fatiscenti, che non soddisfano una accoglienza all’altezza. A fare da padrone sono le iniziative private con alcune realtà – quelle che possono permettersi di farlo – che preferiscono investire di tasca propria nell’espansione delle strutture, con lo scopo di ottimizzare i tempi e non dover aspettare che qualcuno lo faccia per loro.
Ma perché prima si promette e poi non si mantengono le parole? Un altro interrogativo che spesso e volentieri non trova soluzione. Ad Assisi manca un palasport vero, di proprietà della città. Annunciato più volte, ma mai realizzato. Ma mancano anche tanti altri spazi idonei alla pratica sportiva, al chiuso e all’aperto. Gli interventi fatti in questi anni – alcuni ad oggi non terminati dopo lungaggini e progetti vari – basteranno realmente a risolvere questi problemi citati, o saranno solo un qualcosa di estremamente parziale che non soddisferà le situazioni elencate? E quelli fatti, o in via di realizzazione, saranno per tutti o solo per alcuni?
Da troppo tempo lo sport ad Assisi merita di essere al centro dei progetti della cittadinanza e di tutti coloro che amano e praticano lo sport, a tutte le età. Sport che è salute, divertimento e crescita nei giovani. Ancora troppo poco il riscontro nel concreto, tanti “contentini”, ma nessun gesto di grande levatura. Tante le chiacchiere, poca la concretezza. Molte le idee riprese da altri, poche realmente quelle nate in proprio. Che si lavori a meno parole e più fatti, per un mondo sportivo che per la città e il suo territorio è davvero molto importante. Anche lo sport è cultura, ad Assisi facciamolo crescere.
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