(Stefano Berti) Una passione grande per il nuoto, un amore per lo sport e tanti sacrifici fatti fin qui per arrivare a battere se stesso e raggiungere un sogno, quel sogno che Emanuele Settimi cercherà nella sua personale impresa che si terrà alla fine del 2020. Una sfida personale, sportiva, ma con fini solidali ed umanitari per la ricerca e la terapia sull’autismo.
“Sono Emanuele Settimi, nato ad assisi il 14 agosto del 1989, volantario nell’esercito da 10 anni. Il mio amore per lo sport – racconta ad AssisiSport – nasce da piccolo, a 5 anni per essere esatti, complici anche i miei genitori. Ho iniziato con il ballo che ho portato avanti per 5 anni, con gare annesse. Poi il calico, che ho lasciato quasi subito perché non ero abbastanza stimolato”.
Ad un tratto l’amore per il nuoto: “Il vero amore – dice Emanuele Settimi – il nuoto, è arrivato poco dopo il 2000, a seguito di un intervento chirurgico per un problema congenito alla gamba. Ho iniziato riabilitazione attraverso il nuoto ed è stato subito amore. Dalla riabilitazione sono passato ai corsi, poi mi sono ritrovato in una squadra di pre-agonismo e ho affrontato le mie prime gare. Dopo 2 anni mi hanno inserito in una squadra di agonismo vera e propria. Le mie gare erano di medio fondo e di fondo, sia in piscina che in acque libere. Nel 2010 lo stop perché mi sono arruolato nell’esercito, colmando il vuoto del nuoto con la palestra; ma non era la stessa cosa. Mi mancavano le gare, le competizioni e con esse le soddisfazioni. Così, nel 2016 – racconta – ho iniziato il ciclismo e ho ripreso a gareggiare. Nel 2018 ho conseguito il brevetto di penthatlon militare presso il centro olimpico dell’esercito. Nel 2019 sono passato al triathlon, lo sport che più mi ha avvicinato al primo ed unico amore. A luglio dello stesso anno mi sono qualificato per le WORLDSERIES di SWIMRUN”.
Una vita per lo sport, tanta passione in quello che si fa. E adesso, con il nuoto, un unico grande obiettivo: “Adesso – racconta ad AssisiSport Emanuele Settimi – dopo il rallentamento del Covid-19 ed una stagione sportiva copromessa, la nuova sfida è di stabilire, supportato dal mio staff, un GUINNES WORLD RECORD, a dicembre. Il record consiste nel percorere a nuoto la distanza più lunga in 48 ore, in una piscina da 25 metri. Mi alleno duramente 2 volte al giorno, tutti i giorni tranne la domenica che è il mio giorno di riposo. Le tabelle di allenamento sono curate dai miei allenatori Sandro Crocelli e Marco Orsini; con i fisioterapisti cerchiamo di assorbire al meglio i carichi di lavoro; con la nutrizionista di dare la giusta energia a al corpo. Ma non basta solo una preparazione fisica per questa importantissima sfida, è necessaria anche un ottima preparazione mentale. Di questa se ne occupa la dottoressa Sveva Giribaldi, psicologa sportiva. In quella vasca – conclude Emanuele Settimi – quel giorno, insieme a me, ci sarà anche l’associazione AURET (autismo, ricerca e terapia) perché questa sfida, oltre ad essere a sfondo sportivo, sarà anche a sfondo umanitario. Non ho molto tempo a disposizione, ma sono sicuro che con l’aiuto e il sostegno di tutti posso riuscirci”.
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