Gigi Riva ad Assisi. Nel giorno delle esequie della scomparsa del grande campione che rinunciò a tutto tranne che al suo Cagliari, dalla collezione personale di Massimo Zubboli ecco che spunta un’immagine di Rombo di Tuono intento ad allenarsi con la squadra sarda allo stadio ‘degli Ulivi’. Nella foto, oltre a Riva, si riconoscono Mario Brugnera, il brasiliano Nené, l’allenatore Edmondo Fabbri e l’attaccante Sergio Gori.
“Ricordo che dormirono all’Hotel Hermitage – racconta Massimo Zubboli, raggiunto telefonicamente dalla redazione di Assisi Sport – non ricordo bene l’anno ma erano gli anni ’70 e Gigi Riva era in ritiro con il suo Cagliari ad Assisi. Durante un allenamento io stesso riuscii a scattare questa immagine che conservo nella mia collezione personale”.
Tanti i commenti sotto lo storico scatto diffuso via social. “Mi ricordo bene – scrive un utente commentando l’immagine in bianco e nero (foto in evidenza gentilmente concessa da Massimo Zubboli, ndr) – facevo parte dei giovanissimi e tutti noi piccoli calciatori stavamo intorno a Riva come fosse un marziano, ammirati è dire poco. Ricordo pure Edmondo Fabbri, era molto piccolo”.
Nel pomeriggio di mercoledì 24 gennaio tante le personalità del mondo dello sport e appassionati del pallone che hanno reso omaggio a Gigi Riva. Leggenda del calcio italiano e mondiale con una straordinaria carriera vissuta con la maglia del Cagliari e della Nazionale italiana. Rombo di Tuono, tre volte capocannoniere in Serie A, riuscì nell’impresa titanica di trascinare il Cagliari e un’intera isola alla conquista dello storico scudetto nel 1969-70.
Nonostante le cifre folli proposte dalle grandi squadre, Gigi Riva non lascerà mai la formazione sarda, con cui giocò il suo ultimo anno in A nel 1975-76. Chiude a 32 anni, dopo 377 presenze (tra campionato e coppe) e 208 reti. Un campione anche con la maglia azzurra di cui è ancora il miglior marcatore con 35 gol in 42 presenze.
Terminata la carriera di giocatore, tornò presto a occuparsi della Nazionale ricoprendo dal 1990 al 2013 la figura di dirigente accompagnatore e poi di team manager. Sotto la sua guida, gli azzurri hanno partecipato a sei mondiali, tra cui quello vittorioso in Germania nel 2006 e quello perso in finale nel 1994 negli Stati Uniti, e a cinque europei, tra cui i due persi in finale di Belgio-Paesi Bassi 2000 e Polonia-Ucraina 2012.
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