Andrea Abodi è il nuovo Ministro dello Sport del
governo Meloni. Romano, 62 anni, laureato alla Luiss in Economia e Commercio, manager sportivo dal 1994: questo l’identikit del nuovo Ministro dello Sport, Andrea Abodi, nominato oggi pomeriggio e nuova figura del governo Meloni. Già indicato dal leader di Fratelli d’Italia come candidato sindaco di Roma fu costretto da problemi di salute a declinare l’incarico.
Ora, dopo essere stato indicato come il candidato principe a presiedere la Fondazione per le Olimpiadi Milano-Cortina accetta di ricoprire il più prestigioso ruolo. Tifoso della Lazio, tanto che Claudio Lotito in passato gli aveva promesso un ruolo dirigenziale nel club biancoceleste (prospettiva rimasta tale), ha iniziato la carriera nel mondo dello sport risultando fra i cofondatori di Media Partners Group, una società di sport industry, acquisita poi da Infront, per la quale è stato vice-presidente esecutivo.
Consigliere dal 2002 al 2008 del Coni Servizi spa, attualmente è il presidente dell’istituto per il Credito Sportivo. La sua gestione ha rappresentato un punto di rottura con il passato, facendolo assurgere ad una valenza prima sconosciuta. Soprattutto si è speso per migliorare l’impiantistica sportiva, che rappresenta una delle piaghe del Paese.
Dal 2010 al 2017 è stato presidente della Lega di B, accompagnata su un percorso di modernizzazione e di indipendenza dai ricavi dalla Lega di A. È stato in lizza nel 2017 per guidare la Federcalcio, propugnatore di idee e progetti, in sintesi di «un calcio libero», ma fu sconfitto da Carlo Tavecchio. Aperto al dialogo, abile comunicatore, fu un nome in voga anche nei corridoi della Lega di A quando lo scorso anno dopo l’ipotesi Bonomi di Confindustria venne proposto come numero uno di via Rosellini dalla cordata capeggiata da Beppe Marotta. La spuntò però Lorenzo Casini appoggiato da Lotito e De Laurentiis.
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