Continua a non fermarsi il grido di speranza dello sport umbro e dell’Italia intera. E se da oggi i social sono pieni di messaggi dei tantissimi sportivi che postano in continuazione le proprie immagini di sport, un messaggio importante arriva da Andrea Piacentini che si dice “felice di dare voce a tutto il movimento pallavolistico e sportivo in generale”.
AssisiSport pubblica di seguito l’importante appello del direttore tecnico del settore giovanile della Sir Safety Volley Perugia, oltreché responsabile e allenatore della Rappresentativa Umbra, ma soprattutto uomo di sport:
“Sei arrivato tu e hai fermato il mondo, ma non sarà per sempre. Sono passati 15 giorni dall’ultimo ingresso nel mio palazzetto, sono passati dieci giorni da quando sono a casa, sembra passata un eternità, mi sembra come se mi avessero tolto il terreno da sotto i piedi. I miei affetti lontano da me, la mia vita fatta di allenamenti, di condivisione con i giovani, di confusione in palestra in questo momento non ci sono più. Le giornate passate a sentire i miei ragazzi (per fortuna tramite i video meeting) condividendo allenamenti a distanza è un ancora di salvezza, ma resta il fatto che il mio mondo mi manca moltissimo. Mi manca il rumore del pallone, il suono del fischietto, le grida per un punto fatto, il profumo del campo da gioco, le emozioni che provo ad ogni allenamento ed ad ogni partita. Questo silenzio oggi fa un rumore fortissimo”.
“So che tutto questo tornerà presto e so, maledetto virus, che come insegno ai miei ragazzi, non molleremo e vinceremo anche questa partita anche se per farlo dovremmo lottare ai vantaggi in un tie break lottato punto a punto. Cosa serve per farlo? attaccare , se la palla non va a terra provare a murarla, se non basta difenderla e contrattaccare e ricominciare fino a quando non facciamo noi il punto più importante quello della Vittoria. Cosa serve poi? Che la gente capisca che non bisogna essere egoisti che le persone vengono prima di tutto, che bisogna rispettare le regole e solo così potremmo davvero dire di essere squadra anche fuori da un campo di gioco e tutto questo per far sì che nulla possa rovinare i Nostri sogni”.
Andrea Piacentini
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