Quattordici tifosi condannati per rissa aggravata dopo una partita. Undici sono stati condannati ad 1 anno e 1 mese, 3 ad 1 anno e 8 mesi di reclusione. I fatti – come riporta il Corriere dell’Umbria in edicola oggi 26 novembre 2021 – riguardano la rissa che scoppiò il 6 aprile 2014 al termine di una partita valida per il campionato di serie D; altri 2 imputati assolti dall’accusa di rissa aggravata. Uno dei tifosi dalle ipotesi accusatorie era stato raggiunto da una sassata alla testa, uno degli imputati era accusato di tentato omicidio. Per lui il pubblico ministero aveva chiesto 7 anni di reclusione.
Tutti gli indagati erano stati raggiunti dal Daspo, il provvedimento di divieto di partecipazione ad eventi sportivi, per 5 anni, ormai giunto a scadenza. La posizione più grave era quella dell’accusato di aver lanciato un sasso contro un tifoso del Foligno rimasto ferito dopo gli scontri con i tifosi del Bastia: il primo è stato assolto dall’accusa più grave e condannato per la rissa, così come la persona ferita. Il giovane era difeso dagli avvocati Luca Maori e Delfo Berretti che si sono dichiarati “soddisfatti” sempre al Corriere dell’Umbria del 26 novembre 2021. I due gruppi come detto vennero a contatto al termine della partita Bastia-Foligno valida per il campionato di serie D dove scoppiarono rissa e sassaiola.
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