(Stefano Berti) A Petrignano di Assisi una bella domenica in compagnia con il lancio del formaggio, tradizione storica nella frazione del Comune di Assisi. “Le domeniche quelle belle dove rinascono le tradizioni. Viva il gioco del lancio del formaggio, tradizione petrignanese ultra centenaria” – lo scrive via Facebook Marco Gorietti, con tanto di foto intento a giocare con gli amici di sempre. Una traduzione facile da riscontrare se nelle belle domeniche di sole si passa per le vie di Petrignano, dove da sempre il lancio del formaggio è come detto tradizione. Un gioco di cui le origini sono lontane, la ruzzola è gioco tradizionale che si pratica anche oggi ed appartiene agli sport e giochi tradizionali sotto l’egida della Figest. Solitamente il gioco del lancio della forma di formaggio viene effettuato con forme di formaggio dello stesso peso e dimensioni (diametro e spessore) ed una cordella o fettuccia per effettuare il lancio. Poiché le forme di formaggio sono create con i pesi e misure notevolmente diverse, le gare vengono suddivise per categorie. Per facilitare il lancio, il lanciatore avvolge intorno alla forma una fettuccia o cordella sia per facilitare la presa sia per imprimere una maggior forza rotativa.
Ogni gara consiste nel lanciare la forma il più lontano possibile con un numero prefissato di lanci. Ogni partita o gara viene disputata in più giochi. Per ogni gioco vengono effettuati vari lanci a seguire, si aggiudica il gioco il lanciatore o la squadra che, dopo il numero di lanci prefissato ha percorso la maggior distanze. Le origini di questo gioco, per le gare amatoriali non di campionato, impongono il rispetto delle regole tradizionali locali che diversificano nel numero di lanci e nel modo di percorrere la strada. La regola comune per tutte le gare di lancio della forma di formaggio è quella che il vincitore riceve in premio la forma di formaggio giocata dall’avversario. In caso di rottura della forma durante il gioco, la parte maggiore determina il segno per ripartire con il tiro successivo, mentre i rimanenti pezzi sono a disposizione degli spettatori che seguono la gara per essere subito mangiati. Inoltre è tradizione – con diverse sfaccettature nelle varie parti d’Italia a seconda della regione – che il vincitore, in segno di rispetto ed amicizia, al termine della gara oltre a stringere la mano al vinto offre a questo un bicchiere di vino. Una tradizione, a Petrignano di Assisi, mai tramontata.
Foto: Benito Bolletta su Facebook
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