(Articolo di Agnese Paparelli, intervista di Stefano Berti) Presso il Centro Federale di Santa Maria degli Angeli, il direttore di Assisi Sport Stefano Berti ha intervistato Emanuele Renzini, il tecnico folignate del settore azzurro élite di pugilato femminile che ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 ha conquistato la medaglia di bronzo vinta dalla napoletana Irma Testa nei kg 57. I due hanno scritto un’importante pagina della storia olimpica della boxe. Emanuele Renzini ha iniziato nel 2001 come direttore tecnico della nazionale femminile per poi – nel 2017 – passare alla guida del settore maschile. Oggi è il dt delle squadre maschile e femminile fino all’Olimpiade di Parigi 2024.
Un bilancio della passata stagione: “Prosegue ormai il triennio olimpico, anche se non siamo ancora in clima qualificazioni dei campionati europei maschili che si terranno proprio nel mese di maggio. Si stanno preparando questi due eventi insieme a una serie di squadre straniere – dice Emanuele Renzini – che sono intervenute nello stage. Abbiamo ottime opportunità per prendere soddisfazione da questi due eventi”. (Continua dopo il video)
Anche in campo femminile sono state raggiunte importanti soddisfazioni con la medaglia olimpica: “Ormai il Centro Federale di Assisi – sottolinea Renzini – è diventato un punto di riferimento a livello nazionale ma anche internazionale, ci sono molte squadre extraeuropee che hanno percepito non solo l’ambiente tranquillo e la serenità che offre la città di Assisi ma anche per la storicità del Centro e l’efficienza. Il Centro ha più di 30 anni ed è stato perfezionato sotto il profilo logistico, noi ci stiamo trovando molto bene”.
Gli obiettivi e la speranza per il futuro: “La speranza – conclude ad Assisi Sport il direttore tecnico della nazionale – è di riportare la squadra maschile ai vecchi albori. L’ultima edizione delle Olimpiadi a Tokyo ci sono state solo le ragazze, purtroppo, a difendere i colori dell’Italia e ora stiamo duramente lavorando per riportare anche la squadra maschile a un livello di competitività tale per darci soddisfazione ai prossimi giochi di Parigi”.
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