Il progetto di Anatomica per quanto riguarda la longevità non si ferma. Impegno ormai costante che adesso sfocia nel nuovo concetto di Fit-Again, dove l’obbiettivo che si prefissa non cercare di vare un corpo perfetto, ma avere un corpo e un cervello più capaci il lungo possibile.
“L’invecchiamento non è solo una questione di rughi – afferma coach Lorenzo di Anatomica – ma riguarda la velocità con cui perdiamo forza, fiato, lucidità mentale e autonomia. Oggi la ricerca scientifica ci dice qualcosa di molto chiaro, ovvero, che non possiamo fermare il tempo, ma possiamo modificare la traiettoria con cui invecchiamo. In questo contesto nasce il concetto di fit‑aging. Dopo i 30–35 anni iniziamo a perdere gradualmente come massa e forza muscolare (sarcopenia), potenza (la capacità di muoversi rapidamente), capacità cardiorespiratoria (il “fiato”) e equilibrio e controllo motorio. Questi cambiamenti non sono solo numeri su una scheda: si traducono in più fatica, più difficoltà ad alzarsi da una sedia, maggior rischio di cadute e fratture, perdita di indipendenza e, con il tempo, maggior rischio di malattie cardiovascolari, diabete, declino cognitivo. La buona notizia è che molti di questi fattori sono fortemente modificabili. Numerosi studi hanno dimostrato che persone fisicamente attive, con un buon livello di fitness cardiorespiratorio e forza muscolare, vivono più a lungo e meglio rispetto ai coetanei sedentari, con meno ricoveri e maggiore qualità della vita”.
Un’attività fisica importante per la longevità: “L’esercizio fisico – sottolinea il coach di Anatomica – agisce su diversi livelli: migliora il fitness cardiorespiratorio, che oggi è uno dei più forti predittori di sopravvivenza: chi ha un VO₂max più alto ha, a parità di altri fattori, un rischio significativamente più basso di eventi cardiovascolari e mortalità; mantiene o aumenta la massa muscolare: il muscolo è un vero e proprio organo metabolico, fondamentale per il controllo glicemico, la gestione del peso e la protezione delle articolazioni; sostiene la salute ossea; protegge il cervello; riduce l’infiammazione cronica di basso grado e migliora la funzione mitocondriale, due elementi chiave alla base dell’invecchiamento biologico. Per questo oggi si parla sempre più di esercizio non solo come prevenzione, ma come una vera e propria terapia per l’invecchiamento.
Un ‘esperienza nella longevità centrale per Anatomica: “All’interno di questo scenario – afferma coach Lorenzo – Anatomica ha scelto di specializzarsi proprio in questo campo: da 4 anni il nostro focus è la longevità, intesa come mantenimento della capacità fisica, cognitiva e funzionale nel tempo. Per costruire percorsi basati su evidenze e non su mode del momento, il nostro team ha intrapreso formazioni specifiche sia in Svizzera che negli Stati Uniti, confrontandosi con: modelli avanzati di valutazione funzionale nelle diverse fasce d’età; protocolli di allenamento sviluppati per anziani attivi, soggetti con osteoporosi, condizioni metaboliche e cardiologiche; approcci integrati che combinano forza, potenza, aerobica ed equilibrio in modo progressivo e misurabile. Questa esperienza ci ha permesso di portare in studio una visione che non è solo fitness, ma un vero lavoro sulla salute a lungo termine, in dialogo con medici, fisioterapisti e altri professionisti”.
Cosa è Fit Again: “Parlare di longevità non significa inseguire promesse irrealistiche di “anti‑aging”, ma accettare l’invecchiamento come processo naturale e, allo stesso tempo, riconoscere che il modo in cui ci muoviamo oggi condiziona in modo profondo la qualità dei nostri prossimi decenni. “L’obiettivo del fit‑aging – sottolinea coach Lorenzo è semplice da dire e impegnativo da costruire: arrivare alle età avanzate con più margine di forza, fiato e stabilità; ridurre la probabilità di eventi che cambiano la vita; mantenere il più a lungo possibile la possibilità di scegliere come vivere le proprie giornate. Ad Anatomica lavoriamo ogni giorno perché questi concetti non restino teoria, ma diventino percorsi concreti, misurabili e personalizzati. La scienza ci offre gli strumenti, noi li traduciamo in programmi di longevità su misura – termina – non per aggiungere solo anni alla vita, ma più vita agli anni”.
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