Nell’ambito degli eventi collaterali del G7 su Inclusione e Disabilità che si terrà in Umbria dal 14 al 16 ottobre, l’Istituto Serafico di Assisi, punto di riferimento della rete socio sanitaria che accompagnerà l’incontro internazionale, lunedì 14 ottobre a partire dalle 10 si trasformerà in un laboratorio di esperienze collettive aperte al pubblico all’insegna dell’inclusione e della partecipazione attiva. Il programma di “AccogliAmo”, ricco di attività, è stato pensato per dare spazio alla creatività, all’espressione e all’inclusione, coinvolgendo ragazzi con disabilità e non, artisti e associazioni del territorio – don Guanella, Capodarco dell’Umbria, Angsa, Associazione Arcobaleno – che attraverso arte, sport e attività ricche di adrenalina come la mototerapia e il baskin, renderà concreto il valore dell’inclusione.
Un villaggio inclusivo per un mondo senza barriere. Il momento centrale della giornata sarà la creazione di un’opera d’arte collettiva, un villaggio multiforme e multicolore, che prenderà vita dalle mani dei ragazzi del Serafico, degli artisti coinvolti e di quanti vorranno partecipare. Dipingendo insieme, infatti, verrà costruita simbolicamente una “città” in cui ogni persona, con le proprie capacità e abilità uniche, potrà contribuire a creare qualcosa di speciale. Il villaggio sorgerà attorno a una pianta di ulivo, scelta come simbolo del G7, richiamando i valori di pace, speranza e unità. Questa esperienza di arte rappresenta non solo un’opportunità di espressione creativa, ma anche un messaggio potente di integrazione e collaborazione. Ed è stata ideata dagli educatori dei laboratori del Serafico, uno degli spazi fondamentali nella vita quotidiana dei ragazzi dell’Istituto, dove hanno la possibilità di sviluppare le proprie abilità, esplorare il potenziale e, soprattutto, sentirsi parte di una comunità. I laboratori del Serafico, infatti, sono pensati proprio per essere luoghi di crescita personale e collettiva, dove ogni ragazzo può sperimentare l’importanza della collaborazione e del lavoro di gruppo; partecipare alla creazione di un’opera che rappresenti l’inclusione sarà per loro un’occasione straordinaria per mettersi in gioco e contribuire, in modo tangibile, a un progetto che abbatte le barriere e celebra la diversità.
L’adrenalina della mototerapia. Tra le attività più attese della giornata c’è la mototerapia, un’esperienza sensazionale che unisce l’amore per le due ruote e il desiderio di inclusione. Vanni Oddera, pioniere di questa disciplina, sarà al Serafico con il suo team per offrire ai ragazzi l’emozione di salire in sella e vivere dei momenti all’insegna dell’adrenalina e della libertà. Negli spazi esterni dell’Istituto sarà allestito un percorso su cui i giovani potranno sperimentare l’ebbrezza della velocità e del movimento, accompagnati dai motociclisti esperti. All’interno, il team di Oddera porterà il ‘Freestyle Hospital’: i corridoi del Serafico saranno trasformati in un circuito indoor in cui ragazzi e biker si esibiranno in uno spettacolo, mettendo alla prova le proprie abilità e, soprattutto, dimostrando che non esistono limiti quando c’è la volontà di superare ogni ostacolo. La mototerapia, infatti, non è solo un’attività emozionante, ma anche un potente strumento di inclusione, capace di regalare sorrisi, emozioni e senso di libertà.
Sport e inclusione: il Baskin per abbattere le barriere. Nel corso dell’evento sarà possibile cimentarsi, grazie alla collaborazione con l’EISI (Ente Italiano Sport Inclusivi) con il Baskin, sport pensato per permettere alle persone con disabilità e non di giocare nella stessa squadra. Il Baskin, ispirato al basket, è un gioco che adatta le regole della pallacanestro tradizionale in modo da includere giocatori con abilità diverse; la sua particolarità è che ciascun partecipante, a seconda delle proprie capacità fisiche, cognitive e relazionali, ha un ruolo ben definito che gli consente di contribuire in maniera significativa al gioco di squadra. È un perfetto esempio, infatti, di come lo sport possa diventare uno strumento di inclusione, abbattendo le barriere tra i giocatori, creando un vero e proprio spirito di squadra e trasmettendo un importante messaggio di uguaglianza e rispetto reciproco.
Un’occasione aperta a tutti. L’intera giornata al Serafico sarà aperta al pubblico. Oltre alle attività artistiche e sportive, l’Istituto metterà a disposizione anche spazi di relax e di supporto socio-sanitario per tutti coloro che prenderanno parte all’evento: un team di esperti, infatti, sarà presente per fornire assistenza e rispondere a tutte le necessità delle persone con disabilità che parteciperanno alla manifestazione.
Di Maolo: “Qualcosa sta cambiando nella visione economica mondiale”. “Siamo onorati di essere parte del G7 su Inclusione e Disabilità, un evento storico: per la prima volta al mondo i Ministri che si occupano di disabilità condivideranno strategie e impegni per contrastare le discriminazioni e garantire a tutti il diritto alla piena partecipazione civile, sociale e politica alla vita quotidiana” ha spiegato Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico, in riferimento al G7 promosso dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli che si terrà in Umbria tra il 14 e il 16 ottobre. “Questo appuntamento è il segno che qualcosa sta davvero cambiando nella visione economica mondiale: si sta iniziando a capire che, se si vuol davvero andare nella direzione dello sviluppo integrale e sostenibile, è necessario maturare logiche inclusive in ogni ambito”. Il Serafico, ha aggiunto la Presidente “sarà il punto di riferimento della rete socio-sanitaria per i bisogni speciali di tutti coloro che si troveranno ad Assisi il 14 ottobre”.
© Riproduzione riservata