Ad Assisi è nato qualcosa che va oltre la classica corsa della domenica. Si chiama MileBound e il suo primo evento ha messo insieme 8 chilometri di fatica condivisa, un brunch healthy in cantina e un’idea semplice ma potentissima: usare la corsa per costruire relazioni, obiettivi e futuro.
Al via c’erano 31 runner, ragazzi e adulti dai 18 ai 42 anni, arrivati da tutta l’Umbria per prendere parte a un’esperienza nuova: non una gara, ma un momento di condivisione.
Sabato 7 dicembre la giornata è iniziata presto, con una breve sessione di personal training: riscaldamento guidato, spiegazioni tecniche, qualche allungo per sciogliere le gambe. Poi il gruppo si è diviso in due andature, ma con una regola ferrea: nessuno resta indietro.
Circa otto chilometri corsi insieme, aspettandosi ai vari punti, con soste panoramiche sotto Assisi e una pausa speciale sotto la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Un gruppo compatto, in nero, con un’identità chiara e riconoscibile, una presenza seria e ordinata che si è fatta notare proprio per come si muoveva all’unisono.
Per molti partecipanti era la prima volta su una distanza simile: c’era chi non aveva mai corso 8 chilometri, chi era quasi all’esordio assoluto con la corsa. In tanti hanno chiuso con il proprio record personale, tra sorrisi, abbracci e una soddisfazione palpabile. Le facce all’arrivo raccontavano più di qualsiasi cronometro: felicità pura per aver superato i propri limiti.
Al rientro, una bottiglia d’acqua per tutti, docce, cambio veloce… e poi via verso la seconda parte dell’esperienza: il brunch.
In cantina tra bollicine, obiettivi e istituzioni presenti
Verso le 12:15 i partecipanti sono stati accolti da Costanza Migliosi presso la Cantina Migliosi Viticoltori, calice di bollicine alla mano e tavoli allestiti in un’atmosfera calda e familiare. Pochi minuti dopo è arrivata la vicesindaca di Assisi Veronica Cavallucci, che ha voluto essere presente per portare il saluto del Comune di Assisi.
Dopo la presentazione del progetto da parte dei fondatori Filippo Cianelli e Alessandra Nebiolo, la vicesindaca ha sottolineato “quanto sia significativo, per il territorio, vedere giovani che si espongono con un progetto vero, strutturato, e non con la solita iniziativa spot di un giorno”.
Per il Comune, ha ricordato che “è un onore avere persone che hanno davvero a cuore il territorio”, riconoscendo mesi di lavoro, preparazione e serietà dietro MileBound. Ha poi aggiunto che “questa è solo una fase preliminare, un punto di partenza: il percorso si costruirà insieme, unendo le forze tra il progetto e le istituzioni”. Le sue parole sono state accolte da un lungo applauso, che ha dato il segno di quanto la sala creda in ciò che sta nascendo.
“Scrivi il tuo obiettivo”: quando la corsa diventa un impegno con sé stessi
Su ogni tavolo, insieme al menù, i partecipanti hanno trovato una proposta semplice ma spiazzante: sul retro del menù, uno spazio per scrivere il proprio obiettivo.
Qualche minuto di silenzio, ognuno chinato sul foglio. Poi, uno alla volta, ci si è alzati in piedi per condividere il proprio traguardo con il gruppo: c’era chi sognava una maratona, chi un cambio di vita, chi semplicemente di ritrovare costanza e salute.
È stato uno dei momenti più intensi dell’evento: obiettivi diversi, storie diverse, ma un unico filo conduttore: usare lo sport come strumento per crescere e sostenersi a vicenda. “Per noi – raccontano Filippo e Alessandra – il cuore di MileBound è proprio questo: condividere la passione, condividere gli obiettivi e arrivare ai traguardi insieme”.
Brunch healthy, vini biologici e una lezione che resta
Il brunch è stato interamente healthy, ideato e realizzato dalla chef Alessandra Caprini: un menù senza farine tradizionali, senza lattosio e senza glutine, ma ricco di gusto, colore ed equilibrio. Acque aromatizzate, piatti leggeri, cura maniacale dei dettagli.
Il tutto accompagnato dai vini biologici della Cantina Migliosi Viticoltori, raccontati da Costanza durante il pranzo: il lavoro in vigna, la scelta del biologico, il legame profondo con le colline intorno ad Assisi. (Continua dopo la foto)
A completare la giornata, l’intervento di Alessandro Raspa, personal trainer e tecnico di corsa, che ha tenuto una lezione molto concreta su come abbinare corsa e palestra, programmare in modo intelligente gli allenamenti, migliorare l’efficienza di corsa e prevenire infortuni attraverso il lavoro di forza. Non solo motivazione, quindi, ma strumenti pratici da portare a casa.
Una box, una card, un cappello: nasce il MileBound Run Hub
Prima dei saluti finali, ogni partecipante ha ricevuto una box brandizzata MileBound. All’interno, la card del club con il proprio numero personale e il cappello MileBound, gadget esclusivo e simbolo di appartenenza alla community nascente.
Con questo evento è nato anche il MileBound Run Hub, il primo run hub del territorio: un gruppo dedicato ai partecipanti, pensato per condividere allenamenti, obiettivi, foto e prossime esperienze.
Nella sala, allestita con l’albero di Natale e i pacchi alla base, si respirava l’aria del primo giorno di festa: non solo per le luci e i colori, ma per la sensazione che questo evento fosse davvero un inizio.
Nei prossimi giorni sarà ufficializzato il calendario MileBound 2026, con 2–3 nuove esperienze già in cantiere, pronte a far crescere ancora di più questo progetto.
Ma la visione di MileBound va oltre il singolo evento: lo sguardo è rivolto alla creazione, ad Assisi, di nuovi spazi dedicati allo sport e al benessere, aperti ai giovani e alla comunità. Un percorso che, passo dopo passo, sta prendendo forma insieme alle istituzioni e agli attori del territorio.
Una cosa, però, è già chiara: MileBound non è solo una corsa, né solo un brunch. È un modo nuovo di vivere il territorio, lo sport e le relazioni. E se questo era solo il primo evento, Assisi ha trovato un nuovo modo per correre… verso il futuro.
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