Boxe, successo per lo stage con ben otto squadre partecipanti, ma salta l’appuntamento internazionale che l’EUBC aveva fissato per il 29 febbraio ad Assisi, organizzato dal presidente Franco Falcinelli, che doveva andare in scena alla Valle di Assisi. Il tutto a causa del coronavirus. Un Forum di grandissima importanza, al quale avrebbero preso parte rappresentanti di oltre cento nazioni e alcuni dirigenti del CIO. Da Cuba era in arrivo il dottor Antonio Castro, uno dei figli di Fidel. Il Forum, era di estrema attualità sia per i temi all’ordine del giorno che per un avvicinamento col CIO dopo i Giochi, che vedono l’AIBA esclusa in vista di Tokyo. Ricordiamo che i Giochi Olimpici per la boxe, salvo cambiamenti che non ci auguriamo, avranno inizio il 25 luglio.
L’appuntamento saltato, priva inoltre di mettere a fuoco, il lungo stage che aveva portato ad Assisi le nazionali di ben quattro continenti, che si sono allenate con l’Italia, maschi e femmine, per arrivare ai prossimi appuntamenti nella migliore condizione di forma. Franco Falcinelli, che del Centro è stato l’ideatore, oltre che fondatore del Museo della Boxe, unico in Italia, ha espresso la sua gratitudine ai partecipanti e agli organizzatori: “Come ex allenatore, mi appassiono immensamente quando si svolgono stage internazionali. Allenatori e pugili interagiscono e imparano l’uno dall’altro. Condividono costantemente le loro conoscenze, scambiano esperienze e crescono insieme! Vorrei esprimere apprezzamento alla FPI, per l’organizzazione di tali piattaforme di allenamento intercontinentale ad Assisi”.
Al centro di addestramento ad Assisi si sono allenate le squadre della Nuova Zelanda, Russia, Finlandia, Svizzera, Irlanda, Francia, Croazia, Romania, Moldavia, Serbia, India e Cile, oltre all’Italia, rappresentata da 12 femmine e 19 maschili. Il Team Russia era la più numerosa delegazione con 20 atleti. In totale hanno preso parte oltre 120 pugili.
Il team neozelandese in particolare – si legge su www.datasport.it – ha avuto parole d’elogio: “Abbiamo attraversato il globo per venite ad Assisi, ma ne valeva la pena. Ci siamo allenati con sparring di altissimo valore e andiamo ad Amman in Giodania, consapevoli di poter dire la nostra. Inoltre di siamo abituati al fuso orario, fattore non secondario”. Sulla stessa lunghezza d’onda la Svizzera: “Per noi è molto difficile allestire stage per allenarsi con atleti quotati – ha detto Michel Sommer il c.t. della nazionale – l’opportunità di Assisi è risultata ideale per andare a Londra al top della condizione”. La Finlandia, si è presentata con le sue punte, guidate dalla plurimedagliata europea e mondiale nei leggeri, Mira Potkonen, al suo ultimo anno di attività. Maarit Teuronen, premiata nel 2019 come migliore allenatrice europea, conferma la sua preferenza per Assisi: “Dal 2016 giro nelle varie sedi internazionali, ma quella di Assisi è davvero completa”.
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