Oltre centoquaranta chilometri per la Gran Fondo, poco più di 110 quelli del Medio Giro, tra i paesaggi mozzafiato della costa Nord-Orientale sarda, tornanti dall’elevata difficoltà e discese dal grande valore tecnico. È lo scenario scelto dalla ASD Mare e Monti per aprire il GiroSardegna 2022, arrivato alla sua 26° edizione, partito questa mattina da Budoni. La prima tappa regala subito grande spettacolo con al traguardo le vittorie per distacco del tedesco Benedikt Helbig (Embrace the World) nella gara più lunga, con un vantaggio di oltre 8 minuti dalla coppia Mattia Bevilacqua e Barnabas Purbrook , e di Leonardo Cresca (Team Caselli), primo nel medio fondo, dopo un allungo nel rettilineo finale su Maurizio Puggioni e, sul più distaccato, Leonardo Mona.
Paride Sereni coglie il 7º posto assoluto (3º Master 2) seguito da Simone Ercolini 10º assoluto (5º Master 2). Benissimo Paolo Farinelli e Federico Righetti che regolano il gruppo degli inseguitori cogliendo la 12ª e 13ª piazza assoluta (entrambi terzi nella Master 3 e Master 1). Ottima la prova anche di Marco Gorietti (19º assoluto e 3º di categoria) e di Leoluca Sereni (20º assoluto e 4º di categoria.
LA GARA. Alla partenza arrivano in 260 e tra loro c’era anche Fabio Aru. Con lui nomi illustri dello sport italiano, come Jury Chechi, l’indimenticato signore degli anelli, che con il team di Max Lelli ha deciso da subito, seppur con spirito goliardico, di lanciare la sfida alla gara. Dopo lo start è subito grande bagarre ma a catturare le attenzioni per l’incertezza dei valori in gara è la Medio Giro, che si accende già a partire dai rettilinei dall’Orientale sarda fino a Siniscola. Una salita bella, panoramica, lunga e continua fa la prima selezione. Il dislivello è impegnativo e il gruppo si sfilaccia con le prime fughe in testa. A dettare l‘andatura fino alla vetta degli 827 metri sono sette fuggitivi. In cima è il vento, però, il nemico numero uno con il gruppo dei migliori che segna il solco di oltre un minuto e mezzo.
La lunga discesa, adatta agli specialisti, segna il ritorno prepotente di Andrea Costanzo (Ajo-Ergen Team) che, per la prima volta in sella alla bici che fu dell’indimenticato Federico Mannai, accarezza un successo importante. Dall’uscita di Lula inizia la lunga marcia degli otto fuggitivi. Tra i più attivi ci sono proprio Costanzo e Cresca ma il gruppetto non si sfalda. E allora tutto si deve decidere nel grande finale con l’allungo decisivo sul rettilineo di Cresca che sulla linea del traguardo precede Maurizio Puggioni e, più staccato, Leonardo Mona.
Grande incertezza anche tra le donne, ma a tagliare per prima il traguardo è la svizzera Judith Gerber (Velo67 Racing Team), davanti a Maria Cristina Prati (Team Del Capitano) e Anna Giesen (Embrace The World). Nella Gran Fondo, invece, è un assolo di Benedikt Helbig che in fuga dall’avvio arriva in solitaria al traguardo con un vantaggio di oltre 8 minuti e intasca una già, incredibile, ipoteca sul Giro Sardegna 2022. Nel femminile, sempre GranFondo, successo della svizzera Jutta Stienen.
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