(Stefano Berti) Quanto ci mancano le domeniche passate a correre dietro a un pallone? A commentare le gare, quelle partite fatte di giovani protagonisti e vogliosi di correre, fare gol, abbracciarsi e divertirsi? Quanto ci manca il calcio giocato “a casa nostra”, lo sport vissuto in prima persona facendo parte di una squadra e lottando per vincere? Ci manca commentare le gesta, ci manca raccontarle, elogiarle, criticarle. Tutto questo ci porta tanta nostalgia. Per chi ama lo sport e il calcio, tutto questo adesso porta soltanto tristezza.
Un periodo unico, storico, spesso spiacevole, in cui emergono sentimenti e tanta fretta di tornare attivi se si pensa alle stagioni passate. In merito a tutto ciò, è virale il post dell’Angelana Calcio diffuso via Facebook: “Oggi calma piatta al “Migaghelli”… ma presto torneremo a fare un casino che nemmeno ve lo immaginate… animo, gente!”- si legge. E la commozione arriva, la nostalgia ti assale, la lacrimuccia, perché no, scende.
Ma poi ci pensi e guardi al futuro con speranza. Perché quelle che leggi su quel post sono parole di speranza, accompagnate dalle immagini di quel “grande prato verde” – come recita una storica canzone – che è il prato dello Stadio “Migaghelli” di Santa Maria degli Angeli, terreno storico in Umbria per il calcio dilettanti e non solo. Un prato che è poesia, un prato che sembra gridare forte ai tanti giovani che scalpitano vogliosi di battere questo tremendo virus che ha intaccato le giornate di tutti, ma che non ha intaccato minimamentea voglia di credere che presto tutto questo finirà.
Quell’erba verde e morbida, che attende nuovamente gente intenta a praticare il gioco più bello del mondo. Che attende vitalità, divertimento, amore per lo sport. Che attende sfide, gesta, urla, cori, odori e sapori di gioia e spensieratezza. Finirà. E torneremo più forti. Tutti! Viva il calcio! Viva lo sport!
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