A 25 anni di distanza da quella storica giornata, Riccardo Gaucci, attuale presidente dell’Assisi Calcio, ha raccontato a profootballitalia.com quella sfida fra Perugia e Juventus che assegnò lo scudetto alla Lazio. Una gara che fu giocata allo stadio Renato Curi di Perugia, sotto a un diluvio. Nel video il figlio minore dell’ex presidente Luciano Gaucci, oggi scomparso, racconta: “L’arbitro Pierluigi Collina aveva ricevuto l’ordine che quella partita si doveva giocare per forza – le sue parole – altrimenti sarebbe successo il caos”.
Un’analisi chiara e senza mezze parole: “A guardare le immagini io ero poco dietro a Collina – racconta Gaucci – c’ero io, c’era Pieroni, c’erano Secco, Conte e Olive, e c’era Collina che andava a cercare l’unico pezzo di erba dove l’erba rimbalzasse. Aveva ricevuto l’odine di giocarla, immaginate la Lazio aveva vinto, se si fosse giocato il giorno dopo una marea di tifosi laziali avrebbero raggiunto Perugia, per motivi di ordine pubblico sarebbe stato il caos”.
“Era un segno del destino, si era allagato tutto, gli spogliatoi erano allagati con l’acqua alta 1 metro e mezzo, anche 2 metri. Un segnale del destino che quel giorno la Juventus non doveva vincere lo scudetto a Perugia”. Riccardo Gaucci che è stato raggiunto dalla nostra telefonata della redazione di Assisi Sport, alla quale ha confermato l’intervista rilasciata ai colleghi, parlando anche della sua Assisi: “Domenica ci attende una gara complicata, il Campitello è una squadra forte. Siamo primi in classifica, ma gli altri non mollano. C’è da lottare sul campo ad ogni match, lo faremo”.
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