Quattordici sconfitte nelle ultime 15 giornate, cioè in tutto il girone di ritorno. Andare a far visita al Gualdo Casacastalda equivale ad aver tutto da perdere, perché un passo falso avrebbe un valore enorme in chi lo dovesse compiere, ma l’Angelana s’è fatta trovare pronta alla missione alla quale era stata chiamata e col più classico dei risultati porta via la seconda vittoria esterna di fila dopo quella di Branca, alimentando ancora speranze di salvezza diretta che pure restano abbastanza risicate, se è vero che a due gare dalla fine il San Sisto s’è messo al riparo e a Castiglione del Lago e Olympia Thyrus basterà rispettivamente un punto e una vittoria per fare altrettanto. L’Angelana però sta facendo quello che deve fare: ritrovare fiducia e continuità, doti perdute strada facendo, e farlo giocando anche bene. Al “Luzi” il vero problema è rappresentato da mesi dal campo, decisamente improponibile, e nell’occasione allentato e non poco dalla pioggia. La partenza dei giallorossi è cauta ma al tempo stesso decisa, con Ventanni al solito leader indiscusso e primo fromboliere avanzato, sul quale Antonini compie una super parata al 20’. Ma al 23’ i giallorossi passano sugli sviluppi di un corner calciato da Ventanni e spizzato da Melillo (che ormai c’ha preso gusto a far gol su palla inattiva): è di Ravanelli l’ultimo tocco, quello buono per spedire la sfera in fondo al sacco e semplificare la vita all’undici di Riberti. Che nell’occasione rispolvera Lorenzini dal 1’, lasciando a Ventanni ampia libertà d’azione nel tridente con Acatullo e Cascianelli. Prima dell’intervallo proprio Cascianelli avrebbe la palla del 2-0, ma Antonini ancora una volta dice di no. E quando Melillo il gol lo trova è una bandierina andata su forse troppo frettolosamente a negargli la gioia del gol. In avvio di ripresa il duello è sempre tra Ventanni e Antonini, con quest’ultimo che si tuffa bene sulla sinistra disinnescando la botta del numero 10 giallorosso. Che però all’8’ non fallisce dal dischetto il rigore concesso per un mani in area gualdese, sul quale l’Angelana costruisce una mezzora finale abbondante libera da pensieri, nonostante Buini debba metterci una pezza su un’imbucata di Mangiaratti (poi rimedia Subbicini sulla linea sulla respinta di Bouaqil, destinata a scuotere la rete). L’ultimo tentativo ospite porta ancora la firma di Ventanni, ma Antonini si supera una volta di più. Al triplice fischio si sbircia sullo smartphone per capire se i risultati degli altri campi sono stati favorevoli o meno: la vittoria della Thyrus complica i piani di salvezza diretta, anche se ad oggi l’Angelana sarebbe sestultima e potrebbe giocare col vantaggio di due risultati su tre a disposizione sia nel primo turno, sia nell’eventuale secondo turno play-out, necessario se dalla D dovessero retrocedere Cannara e Foligno all’unisono. Meglio non pensarci, almeno per ora: testa al San Sisto e al Lama, poi si faranno i conti.
COMMENTI Michele Riberti sapeva che la trasferta del “Luzi” poteva nascondere qualche trappola. “Siamo contenti del risultato, personalmente anche della prova offerta. Era importante sbloccarla nel minor tempo possibile, altrimenti le cose si sarebbero potute fare più complicate del previsto. Ci prendiamo questa vittoria e continuiamo nel nostro percorso, e anche se oggettivamente è dura pensare di poter venir fuori dalla zona play-out. Dovremo però cercare di piazzarci nella migliore posizione possibile, continuando a lavorare con intensità e con la voglia di chi cerca ogni giorno di fare il possibile per raggiungere la salvezza”.
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