La rincorsa play-off dell’Angelana finisce a Pierantonio, e poco cambia se la matematica ancora non abbia emesso il suo insindacabile verdetto. Finisce perché i giallorossi sbattono contro Giovanni Zandrini, uno che di calcio a certi livelli ne ha masticato eccome (anche una ventina di presenze in B con la Reggina) e che spesso e volentieri la domenica si ricorda di tirare giù la saracinesca, cosa che ha impedito ai giallorossi di cogliere un risultato pieno in una domenica nella quale non erano più consentiti errori. E invece qualche errore sottoporta l’Angelana l’ha commesso, e così facendo è scivolata a -18 dalla seconda, che quando al termine della stagione mancano 4 gare equivale a una condanna (se il distacco è pari o superiore a 10 punti i play-off non si disputano: servirebbe un miracolo per riaprire i giochi). Una gara stregata nella quale il Pierantonio è stato bravo a sfruttare un episodio dopo soli 15’: rilancio dalle retrovie di Francioni, fuga solitaria di Michael Salis e Buini è battuto, con Melillo che protesta richiamando l’attenzione della terna (c’era Pettinelli a terra, ma la sua posizione è ininfluente ai fini dello sviluppo dell’azione). Una sbavatura pagata a carissimo prezzo, con i giallorossi che nel finale di tempo provano a replicare: prima con Ravanelli, che da due passi calcia debolmente e addosso a Zandrini (anziché spaccare la porta) sull’invito dalla sinistra di Ventanni, poi con Luparini che apre il piattone mancino cogliendo l’incrocio dei pali sull’invito al limite ancora di Ventanni. Allo scadere altra opportunità per Ravanelli e altro miracolo di Zandrini, seppur a gioco fermo (ma il concetto è sempre quello). Nella ripresa Gregori inserisce Sallaku per Bocci e proprio il neo entrato rischia grosso su un disimpegno da ultimo uomo, spianando la strada a Pettinelli che a tu per tu con Buini alza la parabola, cogliendo la traversa. L’Angelana prova a fare gioco, ma produce troppo poco: una torre di Melillo non viene sfruttata a dovere da Colombi, che col mancino spara alto. Poi in pieno recupero è Confessore, imbeccato da una sponda di Colombi, a mancare la deviazione vincente colpendo male la sfera. È l’ultima emozione di una gara che ancora una volta condanna l’Angelana, forse ben oltre i propri demeriti.
COMMENTI – Mastica amaro Daniele Gregori in coda a una partita nella quale i suoi hanno dovuto sempre e solo rincorrere. “Incredibile uscire sconfitti dopo 90’ nei quali abbiamo avuto sempre il pallino del gioco, creando tanti presupposti sia per pareggiare, sia eventualmente per andare avanti. Mi sarebbe stato stretto un pari, figurarsi una sconfitta. Purtroppo nel calcio vince chi fa gol e noi non siamo stati capaci di segnare. Queste sono partite strane: se vai sotto poi sono difficili da riprendere, anche perché nella ripresa non s’è praticamente mai giocato, con continue interruzioni. Onore al Pierantonio per aver sfruttato l’occasione, ma polli noi a non essere riusciti a replicare”.
PIERANTONIO-ANGELANA 1-0
PIERANTONIO (4-3-3): Zandrini; Capati, Allegrucci, Francioni, Bei; Pettinelli, Gaggioli, Aronni; Salis M. Morlandi, Piras. A disp.: Marconi, Sannipoli, Scarlino, Polidori, Hodaj, Muca, Cesarini, Piergentili, Lanzi. All.: Bruni
ANGELANA (4-3-1-2): Buini; Subbicini, Bocci (1’ st Sallaku), Melillo, Bolletta; Ravanelli, Gabrielli, Bartolini, Ventanni (35’ st Confessore); Colombi, Luparini (42’ st Lo Gelfo). A disp.: Bocci, Sangare, Abbate, Cuocolo, Sforna, Grasso. All.: Cotroneo
ARBITRO: Colalelli di Terni.
Guardalinee: Angelucci e Bicaroni.
MARCATORE: 15’ pt Salis M.
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