Un episodio a metà ripresa condanna l’Angelana nel derby (sempre sentito) col Bastia, ribadendo che il momento è dei più delicati a dispetto di aspettative che vista la situazione attuale degli infortunati non possono essere rispettate. Perché i giallorossi che hanno ceduto di misura a un Bastia cinico e spietato hanno dovuto fare i conti con la solita litania di indisponibili, un ritornello abusato che condiziona a più non posso il lavoro di Buttò e dei suoi ragazzi.
I forfait di Lucaroni, Marani e Melillo in difesa, uniti a quelli di Ventanni e Tomassoni davanti (e con Bartolini di fatto alla prima gara dal 1’ dopo un mese e mezzo di stop), presentano l’ennesimo conto salato. La squadra fatica a trovare la quadra, ogni settimana deve ricominciare da zero e reinventarsi, perché Buttò non può mai disporre dei medesimi interpreti. E in campo le difficoltà si vedono, nonostante tutte le buone intenzioni del caso. Nel giorno in cui Campagnacci debutta da titolare, il 4-2-3-1 di partenza è quanto mai sperimentale e vede davanti a Cosimetti l’esperimento Vercillo nell’inedito ruolo di terzino destro, Bolletta schierato centrale con Subbicini e Galassi che torna (anche se a scartamento ridotto) sulla fascia sinistra. Il tandem Bartolini e De Santis agisce in mezzo al campo, quindi Pauselli, Ameti e Capitini si muovo a sostegno di Campagnacci.
In avvio la prima palla per graffiare ce l’hanno proprio i giallorossi, con Subbicini che di testa incorna debolmente, con la palla facile preda di Alunni. L’occasione migliore della prima frazione capita sul destro di Omohonria, che prima si fa ipnotizzare a tu per tu da Cosimetti, quindi riprende la palla ma la spedisce sul palo. La gara è spezzettata e poco appariscente, non c’è granché da segnalare e anche io avvio di ripresa le uniche due sortite portano la firma di Raccichini su calcio piazzato, con Cosimetti sempre reattivo nella risposta. Alla fine basta un episodio per far pendere la bilancia dalla parte dei bastioli: come accaduto già in altre gare l’Angelana becca l’ennesima ripartenza facendosi trovare scoperta sulla palla persa da Bartolini e la successiva sgroppata di Omohonria, che arriva sulla trequarti lasciando filtrare un pallone al bacio per Castelletti, che sbuca in mezzo a Subbicini e Bolletta (che lo tiene in gioco) e davanti a Cosimetti non può sbagliare. La partita di fatto si decide qui: nell’ultima mezzora ai giallorossi mancano risorse ed energie per rimettere le cose a posto e al triplice fischio arriva il quinto stop in 7 gare, tale da aprire (numeri alla mano) la prima crisi della stagione. Aspettando che dalla maledetta infermeria riemerga più di una pedina.
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