Chi pensava che sarebbe bastato cambiare allenatore, come se ci fosse una bacchetta magica per risolvere d’incanto i problemi, probabilmente è rimasto deluso. Perché l’Angelana avrà pure cambiato guida tecnica, ma per ora non le vecchie cattive abitudini. E col Sansepolcro manda in loop una scena già vista altre due volte in stagione, con i giallorossi capaci di farsi male da soli e regalare l’intera posta in palio a un avversario certamente non in grandissima giornata. Solo che stavolta l’harakiri accade proprio nel giorno del debutto di Michele Riberti (non in panchina ma in tribuna, colpa di una squalifica pregressa) e fa un male terribile, anche perché l’errore del neo acquisto Palanca è di quelli che non passano inosservati. Al netto di una prestazione sicuramente apprezzabile per impegno e proposta di gioco, i conti continuano a non tornare. Al “Migaghelli”, con Roberto Sargenti a dirigere le operazioni in panchina e la dirigenza al gran completo a prendere posto sulle gradinate, l’infermeria trattiene come previsto Lucaroni, Melillo e Marani, ma riconsegna Ventanni e Tomassoni, oltre ai vari Bartolini, De Santis, Galassi e Bolletta con qualche allenamento in più nelle gambe. Nel 4-2-3-1 di partenza c’è Pauselli terzino destro, Confessore alto a sinistra e Ventanni spostato a destra, con Tomassoni alle spalle di Campagnacci.
Il Sansepolcro a sua volta è pieno zeppo di assenti e manda in campo ben quattro fuoriquota in un organico dove l’esperienza la portano Bartolo e Croce, più vicini ai 40 che ai 30. Le prime battute vedono i biturgensi più incisivi, con Brizzi che impegna Palanca dopo pochi secondi e Arcaleni che di testa spreca una buona chance. Una punizione di Croce non scende a sufficienza, poi nella seconda parte della frazione cresce l’Angelana, pericolosa con una botta di Ventanni che Ranieri devia in corner e soprattutto con Tomassoni, che al 43’ si ritrova a tu per tu col portiere bianconero calciando però angolato ma telefonato, esaltandone i riflessi. E sul corner successivo Bolletta stacca bene di testa, ma senza trovare la porta. Nella ripresa i giallorossi mantengono il pallino del gioco, provando ad affondare con Ameti che di testa chiama ancora una volta Ranieri al super intervento. Al 27’ però il portiere non può nulla sulla botta al volo di Campagnacci che sfrutta una corta respinta della difesa su un corner calciato da Ventanni. L’incantesimo pare rotto, ma la gioia dura appena 2’, il tempo che serve a Croce per pennellare una punizione sulla quale Palanca non esce e Ameti si perde Mariotti, che in spaccata ristabilisce la parità. L’1-1 andrebbe anche bene all’Angelana, ma al 90’ Palanca s’attarda nel rinviare la sfera con Braccini che s’avventa sulla stessa come un avvoltoio: il rimpallo lo favorisce, la porta è spalancata e il Sansepolcro espugna il “Migaghelli”.
COMMENTI – Tocca al presidente Leonardo Santarelli provare a dare un senso a un’altra domenica stregata: “Non c’è molto da dire, perché perdere in questa maniera fa veramente male. La squadra ha disputato un’ottima gara e la reazione che avevamo auspicato c’è stata. Sicuramente dopo il gol del vantaggio si era fatta strada in me la sensazione che in qualche modo l’avremmo almeno pareggiata, e invece è capitato questo infortunio allo scadere che ci ha nuovamente condannati al ko. Sono cose che capitano, ma bisognerà reagire subito, perché mercoledì a Marsciano ci attende una battaglia da non fallire per nessuna ragione al mondo”.
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