“Ditemi di sì” – l’invito nel gruppo di amici dell’Umbria, con la proposta allettante della Maratona nei Castelli di Médoc, nell’Ovest della Francia, per provare un’esperienza tutta nuova che unisce cultura, sport, storia ed enogastronomia.
Francesco Cerolini (Sangiustinese attualmente residente ad Assisi), Sara Brunori (di Torchiagina di Assisi), Giulio Magnoni (Perugia), Giulio Vescovi (di Petrignano di Assisi) e Annalisa Stoppini (di Torchiagina di Assisi) che nell’occasione festeggia anche i suoi 40 anni, sono i 5 umbri che hanno gareggiato sabato 7 settembre ad uno degli eventi sportivi più unici di tutto il pianeta, la Marathon des Chateaux du Medoc, giunta alla sua 38ª edizione.
Hanno corso ben 42,195 km, attraverso le grandi tenute vinicole (Mouton-Rothschild, Latour, Lafite-Rothschild, Beychevelle, Pichon, Lynch-Bages, Cos d’Estournel) con delle maglie simpaticissime a tema, così come vuole il cerimoniale della competizione dei 4 ragazzi che la idearono nel lontano 1985. E’ una corsa “crazy”: si corre, si mangia e si beve, ma nonostante l’apparenza è una competizione molto seria, all’insegna del buonumore, della convivialità e della celebrazione.
Si parte e si arriva a Pauillac. Le città di Pauillac, Saint Estephe e Saint Julien culla di alcuni dei migliori vini del mondo e situate sulle rive sinistre dell’estuario della Gironda a nord di Bordeaux (Francia), ospitano questa miscela di sport, divertimento, intrattenimento e cultura del vino. Il vincitore sicuramente non fa le soste ai rinfreschi, ma la maggior parte dei partecipanti mette in secondo piano l’agonismo e si tuffano in quello che è il vero spirito della competizione ossia danno un buon resoconto dei vini e di tutti i tipi di piatti offerti: dalle ostriche alle carni arrostite, così come formaggi, gelati, patatine fritte e salsicce, tutte animate da gruppi musicali e fanfare.
I 5 Umbri, oltre che amici affiatati nel nome delle sorprese, hanno dimostrato di essere validi atleti “sul campo”, conquistando posizioni importanti.
Uno su tutti Francesco Cerolini che si piazza 1.100° su 9.418 corridori, provenienti da 75 paesi e manifesta tutta la sua volontà e capacità per una rapida ripetizione. È un’impresa per pochi veri sportivi che Cerolini dimostra di sentire come disciplina prima ancora che come divertimento.
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