(Stefano Berti) In questo “viaggio” a distanza di AssisiSport, nel momento più duro e difficile in assoluto per l’intero movimento sportivo e per l’umanità in genere, non poteva mancare il presidente di Assisi Runners Fabio Battistelli. La massima carica dirigenziale della società assisiate, ha risposto alle domande della testata sportiva locale con un pensiero rivolto ai tanti tesserati, ma soprattutto alle persone che in questo momento soffrono in un periodo storico dove “in primis c’è da pensare soltanto alla salute”:
Lo sport è fermo a causa dell’emergenza Covid-19. Quali sono le sensazioni davanti a questa situazione di difficoltà generale che ha colpito anche lo sport? “Uno dei compiti dello sport è quello di unire: creare situazioni di aggregazione; presuppone sudore, abbracci, contatto; quindi principalmente le sensazioni di fronte a questa situazione sono di assoluto smarrimento, perché il virus va a ledere proprio questi valori fondamentali del mondo dello sport”.
C’è fiducia riguardo alla ripresa dell’attività oppure il termine slitterà ancora? “Attualmente, nonostante la mia grande passione non solo per il podismo – dice Fabio Battistelli – ma per ogni tipo di sport, la data di ripresa è il minore dei problemi, non ho difficoltà a dichiarare che penso che la stagione sia compromessa, dalle Serie professionistiche a quelle amatoriali; confido invece in una ripresa graduale a fine emergenza, l’annullamento delle Olimpiadi Tokio era inevitabile.
Se si ritenesse opportuno slittare la data della ripresa delle attività posticipandola, quali sono le soluzioni che potrebbero essere adottate per salvare la regolarità della stagione? “Per quanto riguarda l’atletica leggera, bisogna fare due distinguo; per quella amatoriale nessun problema in quanto lo sport deve essere inteso come mezzo per la salute e il benessere psicofisico, per quella agonistica professionistica, si potrebbe annullare – conclude Battistelli – tutto quello che è nelle immediate vicinanze del mese di marzo aprile e maggio e concentrare gli impegni più importanti come campionati italiani, europei ecc. nella fase autunnale della stagione, ma spetta alla Fidal e al Coni attuare queste decisioni perché hanno loro il quadro completo delle attività anche interconnesse con quelle internazionali”