Barbara Carli al al FIBO di Riyadh. Per la prima volta, la fiera leader mondiale del fitness, wellness e salute arriva nel cuore della Penisola Arabica, precisamente a Riyadh, con una nuova edizione che promette di essere un punto di riferimento per l’intero settore del benessere in Medio Oriente.
“Prima edizione quindi ancora un solo padiglione, ma molto interesse e curiosità da parte di una popolazione che sta crescendo alla velocità della luce. È sicuramente la prova dell’apertura del mondo arabo al mondo del fitness” – dice la titolare di Area 4 Palestra e delegata Anif Umbria.
Il FIBO Arabia 2025 rappresenta la nuova frontiera dell’innovazione nel settore fitness & wellness. Dal 1° al 3 ottobre, Riyadh si trasforma in una vera e propria vetrina di tendenze, tecnologie all’avanguardia, attrezzature futuristiche, e modelli di business emergenti. Un evento strategico, nel pieno del programma “Vision 2030” promosso dal governo saudita, che punta alla trasformazione del Paese anche attraverso lo sviluppo della salute e dello sport.
Per ANIF, essere presenti significa non solo rappresentare l’Italia in un contesto di networking internazionale, ma anche offrire ai propri soci l’accesso privilegiato a uno scenario in piena trasformazione, dove scoprire le nuove frontiere del mercato fitness globale.
“Ho visitato palestre di sole donne e ho trovato spunti di riflessione ed interesse – sottolinea Narvara Carli. Considerazioni a caldo (nel vero senso della parola): niente foto all’interno, donne che passano dal burka ai leggings, niente musica, zone per la preghiera, la zona bar ricorda gli Hammam, sono luoghi di incontro tra the, datteri e caffè arabo dove le donne parlano tra loro; sono uscita con una sensazione di relax, lontano il frastuono e la velocità che si trovano nei nostri centri fitness; la considerazione è che nello scambio, nella ricerca di ciò che di interessante e buono si possa trovare girando e scoprendo nuovi usi, c’è sempre molto di buono da prendere reciprocamente”. (Continua dopo la foto)
Non si tratta solo di visitare una fiera: partecipare al Fibo Arabia vuol dire immergersi in un’esperienza studiata per ispirare, connettere e arricchire professionalmente ogni partecipante. Barbara Carli che fa del firness e del benessere fisico ne ha fatto una ragione di vita: “Nelle palestre le donne trainer sono prevalentemente locali, negli uomini anche trainer occidentali (mi ha detto Elia Mattioli in Arabia con me), la mia sensazione è che nel futuro la palestra potrà “occidentalizzare” questi luoghi più di quanto possa fare la tv o i social. Ho avuto occasione di fare incontri con donne arabe che iniziano ad interessarsi ad un cambiamento di paradigma sul loro stile di vita. Il burka o l’abaya, quest’ultima l’ho indossata anch’io per fare un’intervista, non devono coprire un corpo di cui le donne si dimenticano. È il rispetto di una religione, un credo, una tradizione che tuttavia oggi non limita la voglia di benessere e movimento da parte delle donne. C’è la volontà che questo messaggio diventi così forte che si inserisca come naturale nella cultura di questo popolo. Un giornalista mi ha intervistata: ho parlato di benessere che parte dal corpo, di stretto legame tra la nostra interiorità e il corpo… di come migliorare la qualità della vita sia una formazione culturale che vale la pena di divulgare in ogni capo del mondo. Ed è questo che ho fatto, nel mio piccolissimo, anche qui, parlando prevalentemente alle donne”.
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