Un’impresa nel nome di San Francesco d’Assisi. Francesco Bollani è un architetto di San Colombano al Lambro in provincia di Milano, ha 55 e come tanti in questi giorni lavora da casa. Ma prima di mettersi al lavoro, ogni giorno ha dato vita ad una impresa vera e proprio per amore di San Francesco e della città del Poverello: alle 5, per mote mattine, si è caricato sulle spalle uno zaino pesante camminando virtualmente verso Assisi.
L’impresa l’ha compiuta in casa, sul tapis roulant, come se fosse un viaggio vero e proprio: con tanto di tappe, fatica e tanti chilometri macinati. Bollani ogni anno affronta un pellegrinaggio: ha già compiuto il cammino di Santiago più volte, con percorsi diversi, per migliaia di chilometri. Il cammino per lui è un simbolo, una sorta di sacrificio, di impegno da affrontare con determinazione. E così, anche se chiuso in casa, non ha voluto rinunciare al suo obiettivo annuale.
E l’impresa è singolare: da casa sua in questi giorni di emergenza sanitaria ha tracciato un percorso virtuale tra casa sua e la Basilica di San Francesco ad Assisi che raggiunta in 19 giorni, per una distanza di 430 chilometri. Ogni mattina alle 5 iniziava la camminata, poi si fermava alle 9, un po’ di lavoro da casa, poi la famiglia e nel pomeriggio un’altra ora a camminare non certo per tenersi in forma, ma ci lo scopo spirituale, spinto da un senso di gratitudine per San Francesco di Assisi.
Bollani, foglio di un commerciante, con un programma gps ha individuato il percorso suddividendolo in tappe giornaliere di 20/25 chilometri, e a Pasqua ha concluso l’impresa arrivando, virtualmente, nella città Serafica.
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