(Intervista e articolo di Stefano Berti) Una chiacchierata intercontinentale lunga oltre 20 minuti, al telefono, fra qualche ricordo passato, tanti trionfi ed esaltando la bellezza e l’importanza di Assisi, città luogo della sua prossima avventura. Un Riccardo Gaucci a tutto tondo quello che si è concesso ad Assisi Sport dall’altra parte del mondo, in attesa di raggiungere a fine luglio la città di San Francesco: “Da anni avevo in testa Assisi, da anni pensavo di ripartire da Assisi. Avevo avuto contatti – confessa Riccardo Gaucci – con la vecchia società, ma non facemmo nulla. Allora ho deciso di ripartire da zero, perché Assisi lo merita”. Subito i primi contatti, e l’avvio dell’iter per la nuova matricola calcistica: “Vincenzo Di Santi (presidente di Confcommercio Assisi e Valfabbrica, ndr) mi ha dato una mano importante sul territorio soprattutto a livello logistico, l’esempio è il Chievo di Pellissier, che tra l’altro sento spesso…” – e fin qui, sono tutte cose che più o meno si sapevano.
Ripartire da Assisi, con obiettivi seri e precisi: “Quello che voglio fare? Certamente una cosa fatta bene. Sono molto ambizioso e tutti lo sanno, con il Calcio a 5 a Perugia iniziai con l’obiettivo di andare in Serie A: bene, vinsi uno scudetto e realizzai il mio sogno“. Non troppo tempo fa l’avventura a Malta: “Al Floriana siamo arrivati al terzo turno di Europa League, dopo aver vinto molto. E’ stata una bella avventura, vincente“. Ora nuovamente l’Italia, l’Umbria, con la città di San Francesco, dove c’è tanta voglia di calcio: “Voglio assolutamente creare qualcosa di importante. L’obiettivo? Portare l’Assisi Calcio più in alto possibile“. Ed è qui che per chi ama Assisi, l’intervista si “scalda” nonostante le già alte temperature meteorologiche… perché sognare – alla fine – non costa mai nulla…
“Ho scelto di ripartire da Assisi perché Assisi è una città dal valore incredibile, conosciuta in tutto il mondo e con delle potenzialità davvero importanti. Il suo nome internazionale, il blasone, valori che non passano inosservati…“. Ma cosa significa “il più in alto possibile?”… “Non lo voglio dire” – risponde sarcastico Riccardo Gaucci. “Ma almeno tra i professionisti?”… “E’ il minimo a cui posso pensare se affermo di voler fare le cose per bene…, ma per farlo adesso non ci dobbiamo assolutamente pensare. Per arrivare a certi livelli serve correre forte e lavorare tantissimo: piedi per terra e pensiamo al presente!”.
Si parte dal livello più basso, ma con idee già chiare: “Al Floriana ho scalato diverse categorie in pochi anni, conosco il calcio professionistico italiano e poco quello dilettantistico. Sono consapevole che partiremo da una seconda categoria. Molti mi dicono: ‘Dai è facile…’ io rispondo ‘No, assolutamente no’… Abbiamo iniziato ad allestire la rosa, ci saranno alcuni giocatori anche del posto. Non sono solo, oltre ai miei collaboratori anche alcuni imprenditori del territorio in società. Abbiamo scelto mister Andrea Gambacorta, che conosce la categoria. Abbiamo già preso 13 giocatori, altri arriveranno nelle prossime ore. Abbiamo presentato la seconda maglia, la prima – lo anticipo ad Assisi Sport – avrà i colori sociali rosso e blu, ma avrà sempre l’immagine della Basilica di San Francesco in evidenza, perché è un luogo simbolo che rappresenta Assisi nel mondo”.
Obiettivi immediati: “Puntiamo a vincere subito il campionato, non sarà facile” – dice Riccardo Gaucci senza mezze parole. Lo stadio “Degli Ulivi”? “Al momento ha qualche problema, inizieremo la stagione allo stadio di Viole di Assisi, ringrazio a questo proposito la società Viole Calcio che ci ha concesso lo spazio”. Lo stadio di Assisi? “La squadra della città deve giocare nel suo stadio, speriamo in 4-5 mesi riusciremo subito a farlo. Per il futuro è prematuro parlare dello stadio, il “‘Degli Ulivi’ tutti lo conoscono ed è un vero ‘gioiellino’, dovrà logicamente diventare il fulcro della nostra attività, ma oggi tutto questo è prematuro, siamo nati solo 25 giorni fa…”.
Il settore giovanile ci sarà? “Non subito – dice Riccardo Gaucci – ma certamente lavoreremo per crearlo. Il settore giovanile è alla base di ogni società sportiva, un altro punto da sviluppare con il lavoro ma lo ripeto, siamo nati da pochissimo, è ancora presto…”. Ma Riccardo Gaucci (come era solito fare il padre Luciano, che in tanti non hanno mai dimenticato, ndr) entrerà nelle scelte tecniche per l’allestimento della rosa? “Mi fido dei miei collaboratori, sono esperti. Non conosco le categorie minori come detto – sottolinea – ma è una strada da percorrere”… ‘Assisi già sogna?’… “Bene, ma restiamo con i piedi per terra. Sono nel calcio da quando sono nato, dove sono stato ho dimostrato di saper fare qualcosa di importante. La brutta pagina a Perugia è stata infatti solo una parentesi, non ne voglio nemmeno parlare, tutti ormai si sono fatti un’idea di come sono andate le cose… Torno in Umbria e ora ho scelto Assisi, credo moltissimo in questo progetto, qui ci sono potenzialità – ripete – incredibilmente grandi”.
Una città che lo ha accolto come meglio non si poteva: “Ad Assisi sono stato accolto a braccia aperte – sottolinea Riccardo Gaucci – con estrema educazione e dedizione, fin da subito entusiasti il sindaco Stefania Proietti, l’assessore allo sport Veronica Cavallucci, il vicesindaco Valter Stoppini, Scilla Cavanna consigliere comunale, con loro tutti e con altri ho avuto modo di parlare. Sarò ad Assisi a fine luglio, voglio presentare questo progetto”. Ma Riccardo Gaucci sarà presente poi ad Assisi durante la prossima stagione calcistica? “Ho tantissime cose in testa, anche ora sono dall’altra parte del mondo, nella Repubblica Dominicana, ma logicamente ci sarò il più possibile al fianco alla squadra”.
Ma proprio non ce lo dice Riccardo Gaucci dove si immagina con l’Assisi fra qualche anno? “No, ma lo ripeto: il più in alto possibile”. Assisi continua a sognare, e questa volta …lo fa sul serio!
Foto: Instagram Riccardo Gaucci
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