Fitness, sport e salute. L’Anif, l’Associazione italiana impianti sportivi e fitness, ha rilanciato a Roma, nel corso del convegno “Movimento per la Salute: La prescrizione dell’esercizio fisico strutturato come farmaco”, la proposta di equiparare in qualche maniera lo sport alle medicine, perché – ha sottolineato il presidente di Anif Giampaolo Durigon, “la sedentarietà ha un costo sociale altissimo per il paese, in termini spesa sanitaria”.
Presente a Roma anche Barbara Carli, delegata Anif Umbria, assisana e proprietaria della palestra Area4, che anche nei giorni scorsi ha ribadito “l’importanza del fitness, che è vita”. “Il convegno ‘Movimento per la Salute’ di venerdì scorso ha avuto una grande risonanza mediatica… – ha sottolineato Barbara Carli – quando si parla di sport e salute io non manco mai. ‘Movimento per la salute’ – ha poi sottolineato – è un progetto destinato a crescere. Il fitness è vita” – ha poi ancora ancora ribadito. (Continua dopo la foto)
Al convegno ha preso parte anche il ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi, che ha detto: “Non vogliamo far passare troppo tempo tra l’annuncio di oggi e ciò che deve essere concretizzato, dunque la proposta di ANIF avrà un seguito a breve termine con l’apertura di un tavolo istituzionale interministeriale. Ripeto spesso che lo sport è una difesa immunitaria individuale e sociale, quindi dobbiamo cercare con un virtuoso gioco di squadra di affermare il valore di tutti quei fattori che tutelano la vita. Lo sport è uno di questi fattori, così come lo sono tanti altri ed è per questo che fin dall’inizio del mio mandato stiamo lavorando in sinergia con i ministeri della salute, cultura, università, istruzione, ambiente, agricoltura per lavorare verso un unico obiettivo. Siamo una nazione che riesce a vincere ma a non convincere, perché siamo ai piedi del podio della sedentarietà e rimanere seduti ci espone a tutta una serie di patologie. Proprio per questo la scuola diventa il primo crocevia, dunque con i ministri Valditara e Schillaci stiamo lavorando per provare a far ripartire l’opera di alfabetizzazione motoria che ci aiuterà a far capire ai bambini e alle loro famiglie che la qualità della vita passa attraverso l’attività motoria”.
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