La scintilla è lì lì per scoccare, ma nell’accendino dell’Angelana evidentemente manca ancora un po’ di gas. E se 4 pari nelle ultime 5 giornate possono comunque testimoniare la resilienza di una squadra dura a morire, è altrettanto vero che finiscono per rendere un po’ meno spedito il cammino dei ragazzi di Luca Pierotti, che a furia di metter su mattoncini non riescono ancora a vedere tangibile la costruzione della casa salvezza. La classifica è ancora corta e aperta a tante soluzioni, ma il digiuno prolungato dai tre punti comincia a diventare un fattore.
L’ex Riberti però, che ben conosce gran parte dell’undici giallorosso, ha saputo far tesoro del bagaglio d’esperienza accumulato nella stagione passata, imbrigliando a dovere un’Angelana che pure ha avuto diverse occasioni per provare a far sua la posta e ritrovare la vittoria, che manca ormai da più di un mese (era il 9 ottobre: 2-0 sul Branca). Qualcosina da rivedere c’è, ma ancora una volta va dato atto a Pierotti di aver dovuto fare di necessità virtù, con Melillo a mezzo servizio (dentro Capati dall’inizio adattato a centrale) e col rientro almeno di Boldrini dal 1’ accanto al riconfermatissimo Sforna. Quattro 2004 nell’undici titolare, ma in campo nessuno se ne accorge. Anche se nella prima metà di partita sono gli ospiti a rendersi più incisivi, seppur l’avvio lasciava presagire un altro copione: un mancino strozzato di Boldrini, appena largo, e un tentativo in semi voile di Bolletta, fuori di un niente, avrebbero potuto indirizzare da subito la gara su altri sentieri.
La risposta dei lacustri è affidata a due tentativi da fuori di D’Urso e Braccalenti, ben controllati da Buini, e da una conclusione dalla distanza di Patrignani, sfilata a lato. Equilibrio sostanziale che in avvio di ripresa per poco Bura non rompe, la il suo mancino da posizione defilata va a sbattere sulla parte esterna del palo. Pierotti mette mano alla panchina: dentro Melillo e Vercillo, poi anche Fermi e Pelosi, ma prima del forcing finale c’è da “ringraziare” Braccalenti che si porta la palla appena al di là della linea di fondo prima di servire D’Urso, che da due passi aveva trovato la deviazione vincente (sterili proteste ospiti). Negli ultimi 5’ l’Angelana ha tre palloni per passare: il primo lo sbuccia Pelosi, il secondo vede Venè costretto agli straordinari sul mancino di Ventanni, il terzo ha per protagonista Bolletta che arriva un attimo in anticipo su un traversone che chiedeva solo di essere corretto in rete. Finisce 0-0, e per quanto visto è giusto così.
COMMENTI Luca Pierotti continua a mostrarsi ottimista: “Alla squadra ho detto di non abbattersi per questa vittoria che continua a non arrivare. La prestazione anche stavolta è stata buona, l’impegno apprezzabile e la tenuta difensiva direi ottima, sicuramente migliore rispetto alle precedenti gare. C’è mancato il gol, ma non le occasioni e questa è la base dalla quale provare a ripartire. Il Castiglione del Lago è una squadra con valori importanti e chi si ferma a leggere la classifica sbaglia, perché vale ben altre posizioni. Il pari ci sta e ce lo teniamo stretti: ci manca qualcosina in alcuni frangenti, ma abbiamo provato a vincere fino all’ultimo e ancora una volta non abbiamo demeritato”.
ANGELANA – CASTIGLIONE DEL LAGO 0-0
ANGELANA (4-3-1-2): Buini; Giannini, Subbicini, Capati (1’ st Melillo) Bolletta; Paladino (1’ st Vercillo), Capezzuto, Ravanelli (17’ st Fermi), Ventanni; Boldrini (39’ st Jardel), Sforna (17’ st Pelosi). A disp.: Turrioni, Rosati, Bezzi, Barili. All.: Pierotti
CASTIGLIONE DEL LAGO (3-5-2): Venè; Galeotti, Colarieti, Vignati; Osakwe, Michelotti, Mennini, Bura (35’ st Di Patrizi), Patrignani; D’Urso, Braccalenti. A disp.: Hajdari, Scatolini, Pellegrini, Colalelli, Lignani, Rondoni, Marinelli, Tepshi. All.: Riberti
ARBITRO: Tedesco di Battipaglia
Guardalinee: Suriani e Benedetti
NOTE: Ammoniti: Jardel (A), Bolletta (A)
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