Bella notizia per tutto il mondo dello sport. Il Consiglio dei Ministri ha approvato definitivamente, nella giornata del 28 settembre 2022, il decreto legislativo “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici nonché di lavoro sportivo”.
Grazie ad un costante dialogo con le istituzioni competenti, ANIF ha partecipato – attraverso la presentazione di numerose proposte emendative molte delle quali prese in considerazione – alla stesura del testo definitivo che entrerà in vigore a partire dal prossimo 1° gennaio 2023.
Le disposizioni integrative e correttive introdotte dal decreto prevedono, per il dilettantismo, una serie di tutele assistenziali e previdenziali prima inesistenti.
Inoltre, vengono individuate tre fasce:
- entro 5.000 euro annui non si avranno né ritenute fiscali né previdenziali;
- tra i 5.000 e i 15.000 euro, invece, saranno applicate solo quelle previdenziali;
- sopra i 15.000 euro si avrà il regime ordinario (applicate le ritenute previdenziali e fiscali).
Per quanto concerne il lavoro nel dilettantismo, il testo approvato stabilisce che il rapporto di lavoro si intenderà come lavoro autonomo quando la durata delle prestazioni non supererà le 18 ore settimanali, ma attenderemo le note esplicative in quanto ci è stato comunicato l’inserimento di una postilla che prevede che lo status di lavoro autonomo possa valere anche dopo le 18 ore.
Infine, in merito al trattamento pensionistico il correttivo approvato ieri prevede un dimezzamento dei contributi fino al 31 dicembre 2027 nei limiti del 50 per cento delle ritenute previdenziali.
Il decreto introduce modifiche volte a definire un quadro normativo chiaro e univoco, in grado di contemperare le esigenze di tutela del lavoro e della salute dei lavoratori dello sport con la stabilità e la sostenibilità del sistema sportivo dilettantistico, riducendo, al contempo, il rischio di contenziosi.
“Personalmente – si legge in una nota di Barbara Carli, delegata regionale ANIF Eurowellness e amministratrice di Area4 palestra – esprimo grande soddisfazione per questo importante passo fatto verso il giusto riconoscimento del lavoro e dei lavoratori del settore sportivo. Un ringraziamento per il determinane apporto dato al buon esito della riforma va all’ANIF associazione nazionale impianti sport e fitness, e in modo particolare al presidente Giampaolo Duregon che ha svolto un’azione continua e ripetuta col mondo politico e istituzionale, facendosi portavoce di istanze, numerose richieste e correttivi al fine di rendere questa Riforma sostenibile per il nostro settore. Questo ultimo periodo, in modo particolare, è stato molto faticoso: era arrivato il momento di concludere un lungo iter legislativo che da ormai troppo tempo teneva in sospeso un intervento fondamentale per il mondo dello sport”.
“Sappiamo tutti – continua Barbara Carli – che praticare sport ed esercizio fisico è una tutela necessaria per la nostra salute e per il benessere di ogni persona. Altrettanto giusto è tutelare i lavoratori del settore sportivo gli istruttori, i tecnici e gli sportivi dilettanti: fino ad ora una larga fetta della società di donne e uomini che lavorano nello sport operano senza le necessarie tutele quali versamenti previdenziali, copertura assicurativa, tutela della maternità. Senza ombra di dubbio la vacatio della tutela di questo popolo di lavoratori sportivi ha determinato incongruenze e disparità di trattamento rispetto al resto dei lavoratori, uno status di serie B rispetto a tutti gli altri. La pandemia ha sicuramente portato alla ribalta queste “figure fantasma”, a casa, senza poter lavorare e senza alcuna possibilità di avere un riconoscimento dignitoso di attenzione e tutela. Un mondo sommerso di lavoratori che finalmente è emerso con tutta la sua forza, una categoria di lavoratori che finalmente viene prima ancora che tutelata anche giustamente riconosciuta”.
“L’approvazione della legge di riforma dello sport – prosegue Carli – apre sicuramente nuovi scenari: ci saranno sicuri effetti rilevanti sul sistema sportivo italiano sulle sue forme organizzative. Vedremo quale “status giuridico”riguarderà le Associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e le Società di capitali Sportive Dilettantistiche (SSD); vedremo quali saranno i futuri e possibili scenari: per ora ciò che vedo è che senza ombra di dubbio questa Riforma nelle intenzioni vuole costruire un disegno normativo per organizzare e quindi difendere e potenziare tutte quelle realtà e quei soggetti giuridici che usando le parole della Corte Costituzionale nella sentenza 131/2020, partecipano insieme ai soggetti pubblici alla realizzazione dell’interesse generale. E sicuramente lo sport e le persone che lavorano per diffonderne la cultura alla salute e al benessere della collettività – conclude – contribuiscono eccome! alla realizzazione dell’interesse generale Dal primo gennaio 2023, abbiamo anche noi, la nostra legge, finalmente senza alcun rinvio”. Per saperne di più, in programma anche un webinar in diretta Facebook e LinkedIn ANIF Eurowellness il 7 Ottobre alle ore 11.00.
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