Barbara Carli è la rappresentante dell’unica palestra umbra – l’Area 4 di Bastia Umbra – ad aver aderito al progetto “La Salute al Centro”. Carli – anche referente Anif Umbria – ha preso parte all’evento alla Camera dei Deputati dedicato al progetto di costruzione di un sistema riguardante la salute che possa essere più inclusivo e sostenibile. Promosso da Confcommercio Professioni, l’evento ha posto il focus sul programma di screening condotto con gli over 50 dimostrante che lo sport possa fare la differenza – ovviamente positiva – sulla salute, divenendo parte fondamentale della prevenzione.
Il prezioso contributo dell’attività sportiva ed i suoi benefici sono stati discussi e constatati da rappresentanti istituzionali quali l’Onorevole Marta Schifone, Anna Rita Fioroni e Marco Barbieri. La riflessione dei presenti ha riguardato principalmente l’importanza del riconoscere l’impronta del benessere fisico sulla vita professionale, nell’ottica di una migliore prevenzione per la terza età.
Barbara Carli che ha raccontato la sua esperienza in prima persona portando testimonianza di come l’attività sportiva, anche quella circoscritta nelle realtà più ristrette, possa regalare virtuosi esempi di innovazione sociale insieme alla promozione della salute, divenendo parte funzionale, a livello sociale, del sistema sanitario. Una soddisfazione personale e professionale ed un passo importante verso il riconoscimento del valore dell’attività fisica nella costruzione di una società più sana. (Continua dopo le foto)
Barbara Carli ha incontrato l’on. Marta Schifone, affari sociali, Marco Visconti PASBEM e “La salute al centro” con l’intento di allargare l’elenco delle professioni coinvolte nella prevenzione, la salute non più assenza di malattia ma mantenimento del benessere bio psico sociale. È importante spostarsi da “sanitario” a “salute” coinvolgendo le associazioni: le associazioni servono a garantire qualità dei servizi e qualificazione dei propri associati, personalmente – ha sottolineato Barbara Carli – vedo con gioia la velocità con cui si vuole portare più salute per tutti, attrae il business della salute più che quello della malattia. Avremo sempre più bisogno di gente sempre più formata che offra contributi di prevenzione a più livelli, sogno – ha concluso – un prossimo futuro in cui si possa stare tutti nella filiera della salute in ottica integrata e dí sinergia”.
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