(Alessandro Casagrande Contardi) Nel pomeriggio di lunedì 6 gennaio la Rivo Subasio calcio a 5 ha riportato a casa il primo grande “premio” della propria storia. Si tratta della vittoria del Trofeo della Coppa Umbria di Serie C2. Tanta la gioia per la formazione di Rivotorto di Assisi, per come si è aggiudicata la coppa battendo nella finale di Foligno per 3-2 sull’Orte.
Un successo che come ben spiegato da mister Federico De Nigris è arrivato grazie alla collaborazione di tutti: “Innanzitutto – afferma mister Federico De Nigris ad Assisi Sport – voglio fare i complimenti al nostro avversario. L’Orte è una squadra davvero ben preparata dal proprio allenatore e che ci ha messo molto in difficoltà. Per quanto riguarda noi – prosegue – sono veramente contento per i ragazzi perché è un gruppo che da diversi anni cerca di portare a casa un trofeo e finalmente ci siamo riusciti. Ancora il lavoro non è finito, però, nel frattempo, voglio ringraziare davvero tutti dalla società, alla squadra e i nostri tifosi che sono accorsi in tantissimi a sostenerci”.
I “Rivo boys” che sono stati un vero e proprio sesto uomo in campo: “Sembra una frase retorica – afferma De Nigris – ma il supporto dei nostri tifosi è stato essenziale. Sono stati un vero e proprio sesto uomo in campo. Avere dei supporter così non è da tutti i giorni; ho allenato da tante parti ma una cosa del genere non mi era mai capitata. Ci sono persone che sono molto attaccate al paese e questa cosa la si può notare sia con noi sia con la squadra del calcio a 11”.
Archiviata la Coppa adesso la Rivo Subasio calcio a 5 si rituffa immediatamente sul campionato: “Dobbiamo ragionare partita dopo partita. Per adesso abbiamo ottenuto otto vittorie su otto gare, ma ancora c’è molta strada da fare. Per adesso dobbiamo solo pensare alla partita di sabato quando affronteremo il Balanzano secondo in classifica. Il nostro obbiettivo è ben chiaro a tutti – conclude mister Federico De Nigris ad Assisi Sport – e cercheremo in tutti i modi di provare a salire in C1. Ovviamente, la strada è molto ostica e il nostro futuro sarà solo il campo a deciderlo”.
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