Riccardo Gaucci torna nel calcio e lo fa da Assisi. Le indiscrezioni lanciate per la prima volta a livello regionale in Umbria da Assisi Sport sono adesso ufficiali, perché a darne conferma è direttamente lui. Riccardo, figlio minore di Luciano, dalla prossima stagione tenterà con l’Assisi la grande scalata, partendo dalla seconda categoria. Alla sua famiglia. è riuscito con il Perugia, a Riccardo è accaduto anche a Malta, con il Floriana.
Da quando ho lasciato il Floriana, due anni fa, ho sempre avuto l’idea di mettere una base qui – spiega – , avevo individuato Assisi, perché parliamo di una città importantissima, conosciuta in tutto il mondo. L’anno scorso c’era stato un avvicinamento con il “vecchio” Assisi ma non se ne è fatto nulla, ora si è palesata questa possibilità e Vincenzo Di Santi, presidente di Contcommercio Assisi, mi sta dando una mano”.
Come già comunicato da Assisi Sport, incontri già avvenuti: “Ci siamo seduti – la conferma dalle pagine de La Nazione Umbria – abbiamo capito che ci sono prospettive interessanti. Siamo stati rapidi e veloci, abbiamo fatto tutto e subito, ho incontrato l’amministrazione comunale, il sindaco di Assisi, sono stati tutti di una gentilezza unica. Ora stiamo solo valutando dove poter giocare perché il campo ha qualche problema”.
“Il modello è il Chievo – si legge anche su seried24.com – Ho parlato con Pellissier, ha ereditato il Chievo che era saltato, ora in due anni è in serie D. Sono ripartiti dalla seconda categoria, si tratta di un campionato che con conosco, e i campionati sono tutti difficili. Abbiamo ambizioni e la voglia di fare bene. Vorrei ripetere quanto fatto a Malta: ho preso il Floriana dal fallimento e in sei anni abbiamo vinto tanto”.
“Siamo appena nati, mi hanno chiamato molte persone – sottolinea ancora Gaucci a La Nazione – vedremo strada tacendo. Mi accompagneranno queste mie vecchie conoscenze del calcio a cinque, Vittorio Scopetti e Fausto Maccarelli, gli irriducibili che non mi hanno mai abbandonato”.
II Perugia: “C’è stata un anno fa la possibilità di tornare a Catania. Mai a Perugia. Ho scelto una città conosciuta in tutto il mondo, Assisi. L’attuale Chievo è il mio modello. Siamo appena nati, mi hanno chiamato molte persone, vedremo strada tacendo. Per il Perugia mi dispiace tanto. Sono stati commessi gli errori in tre anni e il feeling società-tifosi si è guastato. Ma non aggiungo altro. Punto su Assisi. Per vincere bisogna investire”.
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