Riccardo Zampagna, tra le altre ex Atalanta e direttore tecnico della sua scuola calcio A.S.D. San Giovanni Bosco Terni, ha accolto un bambino ucraino di quattro anni in fuga dalla guerra. Appassionato di nuoto il bimba ora si cimenterà e proverà a divertirsi calciando il pallone. Matteo, nome italianizzato, è arrivato a Terni da Leopoli da pochi giorni con la mamma per raggiungere la nonna, da anni in città, mentre il padre è rimasto a casa a combattere.
Per lui da oggi inizia una nuova avventura e Zampagna ne è orgoglioso: “Hanno fatto un lungo viaggio passando per l’Ungheria. Mi hanno raccontato che vengono perquisiti anche i bambini, una cosa inverosimile. Una tragedia enorme, ogni giorno guardando la tv mi commuovo. Forse è questione di carattere. Non vediamo l’ora arrivi martedì, gli istruttori sono tutti contenti e già hanno abbracciato Matteo. Intanto la cosa bella è che è stato accettato anche all’asilo. Siamo l’unica scuola in Italia che dopo la pandemia ha deciso di non far pagare le quote alle famiglie, di certo non lo faremo adesso con questo bimbo. Siamo pronti ad altre esigenze e anche in questo caso le nostre porte sono state aperte”, ha concluso.
“Quando è arrivato qui da me Matteo aveva gli occhi spauriti. Per l’età che ha forse non si rende conto a pieno di cosa stia accadendo, ma scappare da casa di corsa non è facile per nessuno, soprattutto per un bambino. So che in Ucraina faceva nuoto, martedì inizierà a calciare il primo pallone e speriamo gli piaccia”, ha spiegato Zampagna.
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